La Sogin non da risposte sulla messa in sicurezza del centro Itrec Trisaia di Rotondella (Mt). ScanZiamo le scorie: nelle ultime settimane sono giunte notizie non rassicuranti
24 Aprile 2006
POTENZA - I rappresentanti di «ScanZiamo le scorie» - l'associazione nata a Scanzano Jonico (Matera) dopo la rivolta anti-nucleare del novembre 2003 - non parteciperanno giovedì prossimo, 27 aprile, alla riunione del Tavolo regionale della trasparenza, «in segno di protesta nei confronti della Sogin, che continua a non dare risposte sulla messa in sicurezza del centro Itrec Trisaia di Rotondella (Matera)».
Lo hanno annunciato stamani, a Potenza, in un incontro con i giornalisti, i dirigenti dell'associazione, secondo i quali «il centro di Rotondella deve essere considerato come un interesse di carattere regionale e non solo zonale».
Il portavoce di «ScanZiamo le scorie», Pasquale Stigliani, ha sottolineato che «nelle ultime settimane sono giunte diverse notizie non rassicuranti. In particolare - ha aggiunto - sono partite sollecitazioni dall'Autorità per l'Energia elettrica e per il gas (Aeeg) e dall'Agenzia per la protezione dell'ambiente e del territorio (Apat) verso il soggetto attuatore, la Sogin appunto, affinchè superasse i ritardi accumulati. La stessa Sogin è stata criticata anche per il rigonfiamento delle spese, assolutamente in contrasto con la sua modesta operatività».
«Inoltre - ha aggiunto Stigliani - il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha risposto a una lettera al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, informandolo che 'la richiesta del Governo di esportare negli Usa le barre della Centrale Elk River, stoccate nell' impianto Itrec non ha avuto esito positivo'. Le nostre perplessità - ha continuato Stigliani - sono aggravate dal pesante parere dello scorso 7 aprile della Commissione tecnico scientifica nazionale che ha espresso preoccupazione in quanto 'l'aggiornamento 2006 dei Cronoprogrammi introduce ulteriori ritardi e slittamenti degli obiettivi da comportare un oggettivo contrasto con la nozione stessa di emergenza».
Durante la conferenza stampa - alla quale hanno partecipato anche il presidente, Donato Nardiello, e il vicepresidente dell' associazione, Antonello Bonfantino - i rappresentanti di Scanziamo le scorie si sono rivolti a De Filippo «affinchè si faccia interprete di queste ragionevoli preoccupazioni e si rivolga al Governo nazionale affinchè sia risolta la questione del combustibile irraggiato, eventualmente verificando la disponibilità di altri Paesi a riceverlo. Chiediamo infine - hanno concluso - che nuove capacità operative e nuove competenze tecniche vengano messe in campo per portare a soluzione, in tempi certi e accettabili, i problemi dell'emergenza».
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