Nove arresti di spacciatori che praticavano prezzi bassi per invogliare i più giovani all'uso di droghe. L'operazione «Cerbero», con indagini durate sei mesi
28 Febbraio 2006
POTENZA - Nove persone sono state arrestate stamani, all'alba, dai Carabinieri del comando provinciale di Potenza nell' ambito di un'operazione - denominata «Cerbero» - che ha stroncato un presunto gruppo di spacciatori di eroina (venduta a prezzi molti bassi per ciascuna dose), cocaina e crack.
Delle persone arrestate dai Carabinieri del nucleo operativo del comando provinciale di Potenza (in Basilicata e in provincia di Lecce), sette sono detenute in carcere e due agli arresti domiciliari. Le indagini, durate circa sei mesi, sono cominciate nel settembre dello scorso anno, dopo la morte di un tossicodipendente, ad Avigliano (Potenza), paese che era diventato punto di riferimento per lo spaccio della droga per un territorio che comprendeva anche il capoluogo di regione.
Secondo l'accusa, gli spacciatori puntavano soprattutto a diffondere l'uso della droga fra i giovani, anche fra minorenni, praticando prezzi bassi: la morte del tossicodipendente e alcuni malori fra altri ragazzi, con conseguenti ricoveri in ospedale, fecero scattare le indagini. Dall'inizio dell'attività investigativa, i militari hanno sequestrato 50 grammi di cocaina, 30 di eroina e cinque di crack. La droga veniva acquistata in alcuni quartieri periferici di Napoli.
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