A sottolinearlo è la Cia: «per la nostra agrumicoltura continua a mancare un'adeguata politica e soprattutto un'efficace azione sul fronte della promozione»
09 Gennaio 2006
POTENZA - Maltempo, calo dei consumi e prezzi sui campi in ribasso. Sono questi i fattori che stanno caratterizzando il settore degli agrumi nel Paese e nello specifico della Basilicata, nel Metapontino, determinando nuove difficoltà e produzione in flessione tra l'1 e il 2 per cento. A sottolinearlo è la Cia, Confederazione italiana agricoltori la quale rileva che «per la nostra agrumicoltura continua a mancare un'adeguata politica e soprattutto un'efficace azione sul fronte della promozione».
«La flessione della produzione agrumicola - afferma la Cia - è dovuta in particolare alle pesanti piogge del mese di novembre che hanno prodotto allagamenti di interi agrumeti, e la loro conseguente distruzione. La Cia evidenzia, inoltre, un certo rallentamento nella commercializzazione delle arance fresche, dovuto a prezzi inferiori all'anno scorso e ad una domanda fiacca e stagnante da parte delle principali catene distributive. Anche questo sta provocando una lieve tendenza all'abbandono della coltura in alcune aree cosiddette marginali. Problema principale in questo settore è, comunque, la promozione dei consumi».
«A tale proposito la Cia - proseguono dalla confederazione - rileva che i fondi a ciò destinati dal Piano agrumicolo sono ormai esauriti, mentre da parte della Regione non vi è particolare attenzione verso progetti promozionali. E', quindi, essenziale, secondo la Cia, riavviare, anche a livello nazionale, dei programmi di incentivazione dei consumi stanziando dei fondi anche nell'ambito del Piano nazionale ortofrutticolo».
«Le difficoltà che vive il comparto agrumicolo nella filiera di commercializzazione e le contraddizioni che registrano i mercati generali delle regioni limitrofe dove sono quotati e commercializzati gli agrumi del Metapontino, con a volte un eccesso dei quantitativi offerti, superiori alle possibilità di assorbimento della domanda, ripropongono - sottolinea il presidente della Cia della Basilicata, Donato Distefano - la necessità di istituire nel Metapontino una 'piattaforma commercialè che rappresenti una struttura moderna, più evoluta rispetto a quelle dei mercati all'ingrosso, per facilitare l'incontro domanda-offerta e l'avvicinamento agli sbocchi esteri».
«Intanto il primo obiettivo - afferma Distefano - e non certamente secondario è quello della quotazione in loco dei nostri prodotti per superare l'accerchiamento dei cosiddetti grossisti pugliesi e campani. Ci sono fondi del Por 2000-2006 non spesi nel comparto agricolo; sarebbe sufficiente destinare 2 milioni di euro per realizzare questo progetto con benefici diretti ed indiretti per l'intero comparto ortofrutticolo e non solo ovviamente del Metapontino».
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