Disavventura natalizia: avevano regolare biglietto ma si sono ritrovati senza posto. Sul treno che, da Milano, doveva portarli al Sud non c'era la loro carrozza
24 Dicembre 2005
MILANO - «Si può avere il posto prenotato già dai primi di novembre su una carrozza "fantasma"? Da ieri rispondo di sì». Giampaolo Palazzo è un passeggero di uno dei treni in partenza da Milano verso il Sud che si sono ritrovati senza posto, particolare che ha scatenato una piccola rivolta con alcuni che hanno occupato il binario interessato al convoglio "mutilato". Ora è arrivato a destinazione, in Basilicata, senza neppure troppo ritardo con un viaggio fatto un po' in pullman e un po' in treno. Un'avventura natalizia.
Il treno con la carrozza che non c'era è l'espresso delle 22:15 Milano Centrale-Crotone e stessa sorte è toccata all' intercity successivo, stessa destinazione. «Non è servito arrivare alle 21:15 per evitare l'assalto dei passeggeri senza prenotazione - racconta Palazzo, che è praticante giornalista al master dello Iulm e dunque si è annotato tutto per bene -. Dopo la carrozza 9, il posto 44 sulla 10 non c'era. I ferrovieri che avevano trasportato sul binario 20 le carrozze non sapevano nulla. Per alcuni minuti nessuno si è fatto vivo. Ai passeggeri con prenotazione e biglietto è bastato uno sguardo: «Blocchiamo il treno, da qui non parte nessuno». Così il locomotore non ha potuto agganciarsi al treno, perchè i viaggiatori furiosi erano sulle rotaie. Sono arrivati poliziotti e personale di Trenitalia che hanno detto che le carrozze non c'erano e l' alternativa erano autobus sostitutivi. Ma la gente che doveva arrivare in Calabria, Basilicata o Puglia non era tanto disposta ad accettare. Una parte ha comunque scelto gli autobus, c'è stata un po' di discussione con gli autisti sulle fermate da fare». Compromesso: un pullman, diretto a Crotone, si fermerà da San Severo (Foggia) in poi, un altro farà le fermate da Pescara in giù. E così, attorno a mezzanotte, sono partiti autobus e treni con qualche carrozza in meno.
«Non era un giorno fortunato. A Piacenza - racconta Palazzo - siamo usciti dall'autostrada perchè c'era stato un incidente, poi tutto è andato bene. La prima fermata è stata al casello di San Severo e poi a Foggia. Qui io ho deciso di prendere lo stesso espresso in arrivo da Milano con 140 minuti di ritardo. I passeggeri raccontavano che nessuno nella notte aveva controllato i biglietti e così è stato, almeno fino a Metaponto. Quelli della carrozza 7 si lamentavano per il freddo. L'espresso, comunque, ha recuperato un po' di minuti, a Metaponto è arrivato alle 12:10, con un'ora e 15' di ritardo. Poteva andare peggio, visto come si era avviata l'avventura». Panettone e cenone salvi.
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