L'uomo è stato arrestato dai Carabinieri poco dopo aver ricevuto da un imprenditore quattromila euro in contanti, chiesti per orientare la scelta dell'impresa
21 Dicembre 2005
POTENZA - Un ingegnere di 41 anni, di Matera, in servizio nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat, è stato arrestato dai Carabinieri poco dopo aver ricevuto da un imprenditore quattromila euro in contanti, la somma pattuita per «pilotare» l'assegnazione di un appalto (del valore di 40 mila euro) per la realizzazione di lavori impiantistici interni alla fabbrica.
Il tecnico è stato arrestato dai Carabinieri della compagnia di Melfi e da quelli del nucleo operativo del comando provinciale di Potenza, che hanno concluso indagini cominciate circa tre mesi fa con la denuncia di un imprenditore.
L'ingegnere occupava una posizione da cui poteva influenzare la scelta delle imprese che avrebbero dovuto eseguire lavori agli impianti interni allo stabilimento dove si produce la Grande Punto. Secondo i risultati delle indagini, l'uomo - intascando una percentuale fra il cinque e il dieci per cento del valore dell'appalto - orientava la scelta dell' impresa che doveva aggiudicarsi l'opera. Dopo la denuncia dell'imprenditore che ha portato all'arresto, i Carabinieri hanno eseguito indagini di tipo tecnico e hanno atteso lo scambio materiale della tangente concordata: subito dopo, sono intervenuti arrestando il tecnico. Ora sono state avviate indagini per stabilire se l'ingegnere abbia ricevuto denaro in altre occasioni.
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