La Regione ha esposto - alla 9ª edizione del Salone dei Beni culturali - le proprie bellezze culturali e paesaggistiche, con l'assessore Carlo Chiurazzi. È il territorio con la maggior percentuale di luoghi tutelati in Italia e fra i primi in Europa
04 Dicembre 2005
VENEZIA - La Basilicata non è solo Sassi. La terra di Lucania, nota al mondo per la bellezza delle case rupestri di Matera, ha presentato oggi a Venezia, in occasione del nono Salone dei Beni culturali, le proprie bellezze culturali e paesaggistiche, soggette negli ultimi anni ad un'intensa attività di recupero e valorizzazione.
A rappresentare la regione nell'incontro «Beni culturali in Basilicata tra storia, emozioni ed opportunità» è stato l'assessore alla Cultura Carlo Chiurazzi, che ha spiegato i motivi che hanno spinto la Lucania a concentrarsi sulla tutela e la conservazione del proprio patrimonio. Motivi che hanno valenza non solo artistica: «All'inizio dell'operazione, il riconoscimento di rilevanza culturale e paesaggistica di siti e parchi ha spiegato l'assessore - era visto come un vincolo per la popolazione. Oggi, invece, tutti lodano la lungimiranza dell'amministrazione, perché la tutela dei beni culturali ha portato ad una valorizzazione della Basilicata quale meta di turismo di qualità (e non a caso, il trend di presenza è in aumento, nonostante la crisi internazionale), e soprattutto ha mutato il rapporto degli abitanti col territorio». «Siamo riusciti infatti a creare - ha aggiunto - uno sviluppo sostenibile, con il recupero di luoghi, usanze, tradizioni e cucina di un tempo, che insieme hanno ripristinato la qualità della vita e dei rapporti interpersonali. Oggi in Lucania non si corre in mezzo allo smog come altrove, ma si è recuperato il gusto della vita».
L'incontro è stato anche occasione per presentare il dvd «La Basilicata dei tempi e dei luoghi», che vuol essere un ulteriore segnale di una rinnovata attenzione per un territorio a lungo poco considerato dai flussi turistici, ma oggi divenuto la regione con la maggior percentuale di luoghi tutelati in Italia, fra le prime in Europa.
Non a caso, proprio in Lucania è stato avviato un progetto per lo studio ed il recupero, attraverso strumenti informatizzati, dei beni culturali cosiddetti "minori": i risultati dello studio ("Paesaggio, castelli, architettura minore in Basilicata") sono stati presentati in coda all'incontro di oggi da Antonio Bixio, docente dell'università di Potenza.
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