Salvatore Adduce, nativo di Ferrandina in provincia di Matera, nel ruolo di cicerone guiderà per tutta una giornata una comitiva, alla riscoperta del comune lucano
06 Novembre 2005
MATERA - Alla scoperta dei beni culturali, ambientali e della gastronomia di Ferrandina (Matera) con una guida turistica d'eccezione: l'on. Salvatore Adduce (Ds), nativo del centro della Valbasento, che oggi svolgerà il ruolo di cicerone. L' iniziativa rientra nelle «passeggiate» per conoscere i comuni della Basilicata, previsti nel Parcomurgiafestival 2005.
Il deputato oggi per tutto il giorno guiderà una comitiva di 40 persone alla scoperta delle rovine del castello di Uggiano, abbandonato nel 1487 a causa di una frana, di frantoi e di un pilaccio utilizzato nel bosco della Montagnola come abbeveratoio. Nel programma è prevista anche una visita con degustazione di prodotti tipici alla masseria Di Gilio, impegnata nell'allevamento di bovini di razza podolica e nella produzione di caciocavalli, che hanno ottenuto di recente un riconoscimento a Saint Vincent.
La comitiva visiterà in paese, dove sarà ricevuta dal sindaco sen. Saverio D' Amelio, importanti monumenti settecenteschi come il convento dei Cappuccini, le chiese di San Domenico e Santa Chiara, con l'apporto di Mariangela Lisanti, esperta in beni culturali.
«Ho accettato con entusiasmo - ha detto Adduce - l'invito dell'Ente Parco di fare conoscere le attrattive della mia Ferrandina. Cultura e ambiente sono un' opportunità per far conoscere il nostro territorio, insieme alla gastronomia locale che ha tanti sapori genuini da gustare come le olive maiatiche, l'olio d'oliva e poi i sospiri, i nostri dolci con giulebbe che sono il vanto dell'arte bianca. Mi impegnerò, coinvolgendo le istituzioni locali, affinchè si possa valorizzare questo prodotto della pasticceria lucana, che andrebbe ad accrescere il paniere delle dop, doc e igp e di altri marchi di qualità della Basilicata. Prendere i turisti per la gola - ha concluso Adduce - è un ulteriore contributo per promuovere il territorio e l'economia locale».
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