Per la sesta domenica, i lavoratori che producono la Punto, hanno incrociato le braccia con percentuali dell'80% secondo la Fiom-Cgil, del 28% secondo l'azienda
24 Ottobre 2005
POTENZA - Per la sesta domenica consecutiva, i lavoratori dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat - dove si produce la Nuova Punto - hanno scioperato ieri sera (con una percentuale dell' 80 per cento secondo la Fiom-Cgil, del 28 per cento secondo l' azienda) contro il turno della domenica sera e per sbloccare una trattativa che appare arenata.
Secondo la stessa Fiom, lo sciopero ha provocato il blocco di una linea produttiva e una riduzione della produzione sull'altra; secondo l'azienda, la produzione ha subito una riduzione proporzionata all'adesione allo sciopero (in ulteriore e netto calo rispetto a domenica scorsa, quando fu del 38 per cento).
Fuori dai cancelli, ieri sera, i sindacati hanno distribuito volantini e tenuto comizi: la manifestazione è stata controllata dalle forze dell' ordine. La Fiom ha fatto notare che nella fabbrica non sono arrivati operai da altri stabilimenti: «La tensione tra i lavoratori è alta», ha detto il segretario regionale dell'organizzazione, Giuseppe Cillis.
Stamani, Fiom, Fim, Uilm, Ugl, Fismic e Failms - che hanno posizioni diverse, in alcuni casi favorevoli a chiudere l'intesa con la Fiat, lasciando il turno della domenica sera, pagato come lavoro straordinario, per alcuni mesi - si riuniranno a Melfi. Scopo dell'incontro è preparare un documento sullo stato della vertenza che, nel pomeriggio, sarà consegnato al prefetto di Potenza, Luciano Mauriello, per chiedergli di sbloccare la trattativa convocando un incontro fra le parti.
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