Raccoglievano pomodori nel Vulture-Melfese. Erano costretti a turni di lavoro massacranti in cambio di pochi euro. Presi i due «caporali», sono extracomunitari
14 Settembre 2005
POTENZA - Immigrati africani impiegati come «schiavi» a raccogliere pomodoro nei campi del Vulture-Melfese.
Il «giro» era gestito da due «caporali» extracomunitari del Burqina Faso, Sare Bombilia, 45 anni, residente a Napoli e Dabre Soumalia, senza fissa dimora. I due uomini, ai quali sono contestati i reati di riduzione in schiavitù e favoreggiamento della permanenza dei clandestini sul territorio dello Stato, reclutavano la manodopera, tra cui diversi clandestini, costringendoli a turni di lavoro massacranti in cambio di pochi euro. I carbinieri hanno anche sequestrato un furgoncino adibito al trasporto delle persone, circa mille euro contanti ed un libro paga dove venivano annotati i quantitativi di prodotto raccolto da ciascun extracomunitario ed il relativo corrispettivo.
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su