Rispetto all'emergenza-acqua che allarma il Nord, per i lucani (e i pugliesi che dalla regione vicina si approvvigionano) non sarà un'estate siccitosa
26 Giugno 2005
POTENZA - Riserve abbondanti negli invasi e nelle dighe idriche della Basilicata da cui si approvvigiona in buona parte anche la Puglia. Rispetto all'emergenza-acqua che allarma il Nord, in Basilicata invece le scorte idriche sono alla seconda migliore capienza degli ultimi 8 anni.
Attualmente, secondo i dati dell'Autorità di bacino, le riserve idriche ammontano a 638 milioni di metri cubi, per la precisione 638.009.673. Solo 42 milioni di metri cubi in meno rispetto al 2004 (l'anno migliore per la capienza dell'ultimo periodo) ma ben lontano dal periodo più acuto di crisi idrica che si toccò nel 2002 quando le scorte furono pari solo a 117 milioni di metri cubi facendo spaventare la Puglia e la Basilicata e facendo predisporre i piani di emergenza.
OLTRE 390 MILIONI DI METRI CUBI DI ACQUA A MONTECOTUGNO Dopo aver raggiunto il livello storico di capienza massima a maggio, la diga Montecotugno sul fiume Sinni - la più grande diga d'Europa in terra battuta - in questi giorni invasa 393.680.000 di metri cubi. Nel secondo invaso per grandezza, il Pertusillo, ne sono invasati 121.846.000, quindi alla diga di San Giuliano a Matera 76.384.674, alla riserva del Camastra 21.872.239, al Basentello 21.795.790, al Gannano 2.431.000, secondo i dati del rilevamento del 24 giugno effettuato dall'Ente per lo sviluppo dell'irrigazione (Eipli).
In particolare l'invaso di Montecotugno alimenta per il 55 per cento circa delle sue riserve le utenze civili, industriali ed agricole della vicina assetata Puglia. L'altro invaso al servizio della Puglia è la diga di San Giuliano che alimenta entrambe le regioni al cinquanta per cento delle riserve.
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