Manifestazione della Tavola della Pace, in occasione della Sessantesima ricorrenza della Liberazione. Alle 19, nell'auditorium di piazza del Sedile, si terrà un concerto solidale per raccogliere fondi da destinare a due progetti
22 Aprile 2005
MATERA - A Matera la Tavola della Pace continua il suo percorso di promozione dei valori come la pace ed i diritti umani. E prosegue il programma annuale avviato il 27 gennaio con la "Giornata della memoria" e che ha visto importanti tappe come la festa del Nevroz (il capodanno curdo), il 20, 21 e 22 marzo, gli incontri con le scuole sulla guerra in Iraq e l'incontro con Soran Armadi fino ad arrivare alla Festa della Liberazione.
La Tavola della pace, pertanto, proprio il 25 aprile, in occasione della Sessantesima ricorrenza della Liberazione, ha organizzato una serata di solidarietà sul tema "Per una libertà da vivere diversamente".
Lunedì, 25 aprile, alle ore 19, nell'auditorium di piazza del Sedile, si terrà un concerto solidale per raccogliere fondi da destinare a due progetti. Il primo riguarda Ahmed Abdiweli Abdilahi, un bambino somalo di 2 anni ammalatosi di meningite quando aveva 7 mesi. Curato non immediatamente e in maniera non corretta è riuscito a sopravvivere, ma le sue condizioni psicofisiche sono critiche. In Somalia non è possibile effettuare un'operazione chirurgica. La località più vicina è Nairobi. Ma i genitori non possono permettersi i costi di viaggio, dell'operazione e della degenza che ammontano a oltre 4 mila euro. L'altro è il progetto casa "Gigli del campo" che intende occuparsi degli adolescenti sopravvissuti allo Tsunami. Obiettivo dell'intervento è la realizzazione di un centro di riabilitazione e formazione professionale per gli adolescenti di quelle zone.
«Sono passati sessant'anni dal 25 aprile del 1945, data che segna la liberazione dal dominio nazifascista e la fine di fatto della seconda guerra mondiale in Italia. Quella data - afferma Wanda Mazzei, presidente del Consiglio comunale e della Tavola della Pace - segna un discrimine tra gli anni della dittatura e la costruzione di un paese democratico, da lì seguiranno la fine della monarchia, l'instaurarsi di una Repubblica e l'elaborazione di una Costituzione che interpreta e incarna i valori nati dalla guerra di Liberazione e dalla Resistenza. Sessant'anni sono molti e tanti testimoni di quel periodo sono vivi e attivi oggi. Ma il periodo è cambiato. Oggi c'è la necessità di riportare in primo piano i valori della pace e dei diritti umani contrastando ogni tentativo di revisionismo. Abbiamo tutti l'obbligo di non far cadere nell'oblio questa ricorrenza facendo gesti concreti di solidarietà».
«Matera, città della pace e dei diritti umani - afferma il sindaco, Michele Porcari - intende ricordare la Liberazione attraverso una manifestazione di solidarietà concreta. Con questa iniziativa l'amministrazione comunale intende rafforzare, una volta di più, il suo impegno nella promozione di questi valori interpretando la Liberazione come Liberazione dal disagio sociale e dalle povertà. Nella consapevolezza che in questo modo diamo continuità all'impegno ed ai sacrifici di coloro che prima di noi hanno cercato di diffondere la pace ed i diritti umani».
Dopo i saluti del prefetto, Francesca Garufi, e del sindaco, Michele Porcari, saliranno sul palco dell'auditorium: La band dell'associazione BluesOn, musica classica con Carla DiLena e Mariana Acito, Monica Mariano, Alessandra Lisanti, Allegra Fonda Bonardi, il quintetto L'Altro Novecento, Alessandra Vesia, la scuola di ballo di Adriano Di Trani con Sara Atlante, Michele Faccia, Anna Losurdo, Rossana Spagnuolo, Vito Spagnuolo, musica pop con Angelo Basile, Massimiliano Schiamone, Emma Stano. In repertorio brani blues, composizioni di musica classica e standard di musica pop.
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