È stata siglata a Bari fra i presidenti Montezemolo (imprenditori) e Bubbico (Regione). Gli industriali sosterranno investimenti nelle aree petrolifere
19 Marzo 2005
MATERA - Confindustria attiverà «un programma specifico di promozione e divulgazione delle opportunità localizzative in Basilicata» verso le proprie strutture territoriali e le reti internazionali delle associazioni imprenditoriali alle quali aderisce. È uno dei «punti» dell'intesa firmata ieri a Bari dal presidente di Confindustria, Luca Cordero Di Montezemolo, da quello della Regione Basilicata, Filippo Bubbico, e dai presidenti di Confindustria Basilicata, Saverio Calia, e dell'Assindustria di Potenza, Attilio Martorano.
I contenuti del protocollo - che ha l'obiettivo in particolare di sostenere investimenti nelle aree di estrazione del petrolio e nel Senisese - sono stati illustrati oggi a Matera, in un incontro con i giornalisti, da Bubbico, Calia, e Martorano.
L'intesa prevede che Confindustria metta «a disposizione le proprie strutture organizzative e logistiche per l'attivazione di sportelli informativi per promuovere e sostenere nuove iniziative imprenditoriali in Basilicata e per migliorare l'utilizzazione di agevolazioni ed incentivi regionali, nazionali e comunitari a favore dello sviluppo dell'imprenditorialità». Inoltre l'associazione degli imprenditori italiani «valuterà, di concerto con le organizzazioni sindacali, tutte le azioni per garantire l'incremento dei livelli occupazionali utilizzando gli strumenti legislativi e contrattuali di gestione del mercato del lavoro, nonché a contrastare il lavoro nero e irregolare» e promuoverà «tutte le iniziative economiche e contrattuali che eliminino ogni fenomeno di concorrenza sleale».
All'Associazione degli Industriali di Potenza toccherà il ruolo di «advisor», garantendo «sostegno e assistenza alle nuove iniziative» e promuovendo «ogni forma di collaborazione e sviluppo di partnership tra le imprese che si insedieranno e le imprese locali per una più armonica integrazione delle prime nell'ambito dei sistemi produttivi locali esistenti».
La Regione assicurerà «il sostegno finanziario» e «l'attivazione di strumenti agevolativi a carattere nazionale e regionale per sostenere i programmi di investimento proposti» e se necessario «un accordo di Programma degli impegni delle Amministrazioni e degli Enti per le procedure relative all'ottenimento di autorizzazioni, pareri, nulla osta e predisposizione degli elementi istruttori per la eventuale convocazione di apposite conferenze di servizi». Inoltre, la Regione si è impegnata a realizzare «interventi infrastrutturali connessi alla esecuzione ed allo sviluppo degli investimenti programmati». Il protocollo d'intesa sarà «governato» da un comitato di coordinamento, formato da un rappresentate ciascuno della Regione Basilicata, di Confindustria e dell'Assindustria Potenza che approverà il programma di promozione e marketing, e seguirà l'attuazione degli interventi e effettuerà il monitoraggio e la valutazione delle azioni.
«L'intesa con Confindustria rappresenta un avanzamento significativo nei rapporti con la Basilicata, con l'obiettivo di consolidare il tessuto imprenditoriale locale e attivare investimenti in grado di garantire uno sviluppo caratterizzato dalla sostenibilità ambientale»: lo ha detto oggi a Matera il presidente della Regione Basilicata, Filippo Bubbico.
«Questo lavoro - ha aggiunto - porta, inoltre, a un impegno comune tra soggetti seduti allo stesso tavolo di concertazione per la Val d'Agri. Si apre, pertanto, una fase nuova. È anche un tentativo - ha continuato Bubbico - di costruzione di una politica industriale che nasce dal basso, legata al Mezzogiorno e all'attenzione che Confindustria ha voluto dare alla nostra regione. Se l'esperienza porterà a risultati positivi - ha concluso - potrà essere estesa ad altre aree della Basilicata».
Il presidente dell'Assindustria di Potenza, Attilio, Martorano ha ricordato come «Confindustria abbia rafforzato l'attenzione sul Mezzogiorno e sulla necessità di interagire con tutte le forze del territorio. Lo sviluppo - ha aggiunto Martorano - per essere duraturo non può prescindere dalle specificità locali. Pensiamo a un programma di crescita con forte coerenza con il territorio per attrarre investimenti e creare opportunità innovative. Il piano operativo della Val d'Agri - ha concluso - è una occasione concreta per raggiungere questi obiettivi, attivando risorse a vari livelli».
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