«Nel 2003 - ha detto la dirigente dell' ufficio regionale Istat - in Basilicata è stato registrato un saldo negativo tra nati e morti di 384 unità. La tendenza che abbiamo verificato è quella di abbandonare la Lucania, in particolare per le fasce di età lavorative»
10 Febbraio 2005
POTENZA - Una su cinque delle 597mila persone residenti in Basilicata ha più di 65 anni, mentre sono 35mila quelle in cerca di occupazione: è quanto emerso durante la presentazione dell'Annuario statistico italiano 2004 redatto dall'Istat, che si è svolta stamani a Potenza.
«Nel 2003 - ha detto la dirigente dell'ufficio regionale Istat, Antonella Rotondo - in Basilicata è stato registrato un saldo negativo tra nati e morti di 384 unità, mentre il dato è in positivo di 584 unità per ciò che riguarda il movimento migratorio. Tutto ciò - ha sottolineato - è dovuto al fatto che, in quell'anno, sono state iscritte persone che erano sfuggite ai precedenti censimenti. La tendenza che abbiamo verificato è quella di abbandonare la Basilicata, in particolare per le fasce di età lavorative».
Per ogni chilometro quadrato, in Basilicata, vi sono 60 abitanti: un dato che, in Italia, la posiziona al penultimo posto, con alle spalle solo la Val d'Aosta e molto lontana dalla media nazionale (190) e da quella dell'Unione Europea (114).
«In Basilicata - ha aggiunto Rotondo - il 12,5 per cento del territorio è occupato da aree protette, contro la media italiana dal 9,7. Le ultime classificazioni dicono anche che solo l' otto per cento del territorio è in pianura, mentre il 46,8 si trova in montagna e il 45,1 in collina». Il 29 per cento della Basilicata è stato classificato come zona ad alto rischio sismico, il 62 per cento a rischio medio, il nove per cento a rischio basso: «Un dato negativo - ha detto la dirigente dell'Istat - riguarda la raccolta differenziata, settore in cui la Basilicata, con uno scarso 4,9 per cento, è molto distante dalla media nazionale (17,4). Va, invece, evidenziato che solo il 6,9 per cento delle famiglie lucane interpellate avverte il rischio della criminalità».
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