Dal 22 gennaio progetto di turismo culturale in Basilicata
La regione valorizzerà i suoi tesori sconosciuti con un progetto che interesserà i sei centri storici di Miglionico, Grassano, Montescaglioso, Pomarico, Grottole e Irsina. Dall'unica statua frutto del genio di Andrea Mantegna, scoperta di recente nella cattedrale di Irsina, alla cripta con affreschi di epoca longobarda che sarà aperta per la prima volta al pubblico in aprile
19 Gennaio 2005
ROMA - Dall'unica statua frutto del genio di Andrea Mantegna, scoperta di recente nella cattedrale di Irsina, alla cripta con affreschi di epoca longobarda che sarà aperta per la prima volta al pubblico in aprile, la Basilicata valorizzerà i suoi tesori sconosciuti con un progetto di turismo culturale, al via il 22 gennaio a Matera. Se il capoluogo, con i suoi "Sassi" ormai dal '93 tra i siti Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'Unesco, è conosciuta in tutto il mondo (e ancor di più dopo essere stata scelta da Mel Gibson per girarvi 'The Passion'), non è la stessa cosa per i paesi disseminati sui colli e lungo le valli del fiume Bradano. In particolare il progetto interesserà i sei centri storici di Miglionico, Grassano, Montescaglioso, Pomarico, Grottole e Irsina. Qui, la direttrice della Pinacoteca di Bari, Clara Gelao, ha recentemente scoperto l'unica statua fino ad oggi conosciuta di Andrea Mantegna, una "Sant'Eufemia" in pietra policroma, rimasta dimenticata per oltre cinque secoli. Mentre a Miglionico si può ammirare un polittico di Cima da Conegliano (1499).
In Basilicata, dove sono conservate 150 chiese rupestri, molte delle quali affrescate e immerse in un paesaggio ancora intatto, ad aprile sarà aperta al pubblico per la prima volta, una cripta affrescata, risalente al IX^ secolo d.C..
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