Il più bravo dItalia con il «cubo di Rubik» è un 19enne di Lauria
LAURIA - Gira e rigira per far quadrare i... cubetti colorati. In tanti mollano. Non lui, Mariano D'Imperio, 19 anni, di Lauria, diventato campione italiano in due specialità del cubo di Rubik, quel rompicapo nato negli anni ‘80 e tornato alla ribalta sull’onda del passaparola via web. Alla gara nazionale che si è svolta a Mantova dal 21 al 23 aprile scorsi, D’Imperio ha ottenuto il titolo di campione italiano nella disciplina Megaminx (a forma di dodecaedro) e nel cubo di Rubik 2x2x2 (la versione con due cubetti per lato del più famoso cubo di Rubik). Il miglior tempo effettuato per la risoluzione del Megaminx, 51.43 secondi, pone il ragazzo lucano ai vertici mondiali della disciplina: solo lo svedese Simon Westlund e l'ungherese Bálint Bodor sono riusciti a fare meglio di lui in una gara ufficiale. D’Imperio in particolare ha ottenuto il terzo posto nella categoria principale dell'evento, la risoluzione del cubo di Rubik tradizionale nel minor tempo possibile, effettuando una media di 13 secondi e 07 centesimi in finale con miglior tempo singolo 10.90 secondi. La finale consisteva nel risolvere cinque diverse configurazioni del cubo di Rubik nel minor tempo possibile, la media è stata poi calcolata sui 3 tempi rimasti dopo aver eliminato il peggiore e il migliore. La competizione prevedeva anche risoluzioni con una sola mano, con i piedi, da bendati e la risoluzione di diversi rompicapo. Mariano ha collezionato un secondo posto nella specialità Blinded (bendato) risolvendo il cubo di Rubik in un tempo di 2 minuti e 01 secondi comprendenti pure l'ispezione effettuata prima del bendaggio e un terzo posto nel Pyraminx, un rompicapo a forma di tetraedro. «La mia passione per il cubo? È nata - dice D’Imperio - per caso. Mi ha incuriosito un mio amico che aveva questo oggetto e in me è scattata, giorno dopo giorno, la voglia di superarmi. Due anni fa - conclude - ho partecipato alla prima gara». E da allora tenta di battere record su record con quel rompicapo che ha turbato i sonni di tanti adolescenti negli anni Ottanta.