Truffe ai danni dell'ex Cassa per il Mezzogiorno, attraverso la concessione di contributi (40 miliardi di vecchie lire) per opere parzialmente eseguite o «fantasma»
15 Novembre 2004
POTENZA - Tre aziende agroalimentari, autoveicoli, altri beni e quote di partecipazione in società sono stati sequestrati oggi, nella zona di Filiano (Potenza), nell'ambito di un'inchiesta su truffe ai danni della ex Cassa per il Mezzogiorno, attraverso la concessione di contributi (40 miliardi delle vecchie lire) per opere parzialmente eseguite o «fantasma» e riciclaggio di parte del denaro.
Nelle tre aziende agroalimentari lavorano una cinquantina di dipendenti: per evitare l'interruzione dell'attività, sono già all'opera amministratori giudiziari. Le persone indagate sono in totale 24: fra loro, anche sei dirigenti dell'ex Agensud e alcuni funzionari di istituti di credito della Basilicata e del Molise. Il valore dei beni e delle quote societarie sequestrati è di circa dieci milioni di euro: il sequestro è stato deciso dal gip presso il Tribunale di Potenza, Lucia Gesummaria, su richiesta del pubblico ministero, Vincenzo Montemurro. Ad eseguirlo, sono stati i Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Le indagini sono cominciate nel 1999 e hanno portato alla scoperta di un giro di falsi progetti e false fatturazioni e operazioni fittizie, a richieste di contributo alla Cassa per il Mezzogiorno fatte persino prima della costituzione delle società che dovevano farle, alla realizzazione parziale di programmi e progetti, tutti però dotati di documenti in regola. Carabinieri e militari delle fiamme gialle, inoltre, hanno accertato che parte del denaro finiva in banche (alcune del Molise) per essere «ripulito» (cioè non avere più il vincolo dell' opera legata al finanziamento statale) e utilizzato in altre attività.
Parlando con i giornalisti, stamani, a Potenza, il pubblico ministero ha detto che l'inchiesta «conferma che la Basilicata è terra di riciclaggio di denaro: entreremo in alcune banche - ha continuato Montemurro - per accertare se il fenomeno, come sospettiamo e come dimostrano alcuni riscontri investigativi passati, abbia riguardato anche organizzazioni criminali».
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