Sarà riaperta i primi giorni della prossima settimana la ferrovia Potenza-Foggia, bloccata da mercoledì scorso a Lagopesole (Potenza) per uno scontro fra treni costato la vita a due operai pugliesi
24 Settembre 2004
LAGOPESOLE DI AVIGLIANO (POTENZA) - Sarà riaperta i primi giorni della prossima settimana la ferrovia Potenza-Foggia, bloccata da mercoledì scorso a Lagopesole (Potenza) per uno scontro fra treni costato la vita a due operai pugliesi. La procura di Potenza ha dissequestrato stamani il luogo del disastro. Lo rende noto Rete ferroviaria italiana.
Proseguono intanto le inchieste, quella giudiziaria e le due amministrative, per scoprire la causa del problema ai freni che ha provocato la tragedia. Sul posto è già presente una grande gru, arrivata da Firenze, che rimuoverà i mezzi deragliati. Quindi cominceranno i lavori di ripristino della linea, gravemente danneggiata. Rfi conta di concludere l' intervento in due o tre giorni.
Oggi sono proseguiti alla stazione di Lagopesole gli accertamenti delle commissioni di inchiesta del Ministero delle Infrastrutture e di Rfi. Il pm di Potenza Claudia De Luca ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario, delegando gli accertamenti al compartimento polfer di Bari e al reparto operativo dei carabinieri di Potenza.
E' ormai certo che l' incidente è avvenuto per un problema ai freni del convoglio carico di traversine, che si è mosso da solo in discesa mentre era fermo a un semaforo e ha finito per tamponare il mezzo di servizio fermo in stazione. A bordo di quest' ultimo si trovavano le due vittime, il macchinista Ruggero Ricco di Barletta (Bari) e il gruista Mario di Pietroantonio di Foggia, entrambi dipendenti della ditta Ventura di Lecce, proprietaria del treno delle traversine e del mezzo di servizio.
Sulle rotaie sono stati trovati segni evidenti di pattinamento delle ruote. Ma i punti da chiarire sono ancora numerosi. Va accertato se i freni del convoglio investitore erano usurati o guasti e se il treno era stato revisionato alla scadenza prevista. Gli inquirenti intendono acquisire la documentazione del mezzo.
Va accertato anche se i freni dei cinque vagoni di traversine e del vagone di coda con il macchinario per posarle erano stati collegati alla motrice. Un mancato collegamento potrebbe aver privato il convoglio della capacità di frenare sulla discesa verso Lagopesole.
Gli inquirenti esaminano anche lo stato dei binari della linea, che ad un primo esame erano risultati molto usurati. Se così fosse, il convoglio avrebbe avuto ancora più difficoltà a frenare.
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