Pagare o subire ritardi nella contabilizzazione dei lavori eseguiti. Questo il ricatto per il quale è finito in manette Antonio Biancospino, di 47 anni, che è riuscito ad estorcere ad un imprenditore circa novemila euro
24 Settembre 2004
MURO LUCANO (POTENZA) - Pagare o subire ritardi nella contabilizzazione dei lavori eseguiti: questo il ricatto al quale - ad un certo punto - ha deciso di non sottostare più un imprenditore di Muro Lucano (Potenza), che ha denunciato un impiegato comunale, Antonio Biancospino, di 47 anni, arrestato dalla Polizia per estorsione aggravata e continuata.
Muro Lucano è uno dei comuni classificati come «disastrati» nel terremoto che il 23 novembre 1980 colpì l'Irpinia e la Basilicata. Biancospino, oltre all'impiego al Comune, svolgeva anche l'attività privata di geometra. Minacciando l'imprenditore di ritardare la contabilizzazione dei lavori eseguiti dall'impresa di quest'ultimo, Biancospino era riuscito ad estorcergli circa novemila euro. L'imprenditore, stanco di subire, ha denunciato tutto alla squadra mobile della Questura di Potenza: gli agenti si sono appostati davanti allo studio di Biancospino e lo hanno arrestato dopo che aveva appena ricevuto una parte del denaro (4.500 euro). Le indagini della Polizia - coordinate dal pm di Potenza, Anna Gloria Piccininni - tendono ora a stabilire se Biancospino si è occupato anche di altre «pratiche» relative alla ricostruzione in paese.
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su