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POTENZA - Due operai pugliesi di una ditta di Lecce sono morti stamani a Lagopesole (Potenza) in un incidente ferroviario. Il mezzo di servizio sul quale lavoravano per riparare la linea è stato tamponato da un convoglio carico di traversine. Ruggero Ricco, 30 anni, di Barletta (Bari) è rimasto stritolato fra le lamiere. Mario di Pietroantonio, 48 anni, di Foggia, è stato colpito alla testa.
Altre cinque persone che viaggiavano sul convoglio che ha tamponato sono rimaste ferite in modo non grave. Uno solo, Canio Claps di Possidente (Potenza), è stato trattenuto in ospedale per accertamenti, per un trauma cranico. La prognosi è riservata, ma non è in pericolo di vita. La linea è rimasta interrotta e non si sa quando sarà riaperta.
Lo scontro è avvenuto alle 10.50, sulla linea Potenza - Foggia, alla stazione di Lagopesole, 35 chilometri dal capoluogo lucano. Sulla linea sono in corso lavori di ripristino per danni causati dal maltempo. Il cantiere era affidato alla ditta "Ventura srl" di Lecce. I due mezzi che si sono scontrati appartenevano a questa, e i due morti erano suoi dipendenti.
Stamani, i due operai pugliesi stavano posando traversine e saldando binari poco prima della stazione di Lagopesole, in direzione di Foggia. Ricco era alla guida di un "convoglio rinnovatore": un treno di servizio formato da una gru che posa le traversine e un grande saldatore che fissa i binari. A manovrare la gru c' era Di Pietroantonio.
Alle 10.50, i due operai hanno visto arrivare il convoglio della loro ditta che portava le traversine, il cosiddetto "convoglio materiale". Veniva dalla vicina stazione di Possidente (Potenza), dove la Ventura ha il cantiere principale, e procedeva in direzione Foggia, sullo stesso binario del convoglio riparatore. La motrice diesel trainava quattro vagoni con cinquemila traversine di cemento, ognuna di 250 chili, e un pesante macchinario in coda.
Quello che è successo è ancora oggetto di indagine da parte della Polfer di Potenza. Dai primi accertamenti, pare che il convoglio materiale poco prima della stazione di Lagopesole dovesse transitare sull' altro binario e passare oltre il convoglio rinnovatore.
Quello che è certo è che invece ha proseguito sullo stesso binario, andando addosso all' altro. Forse lo scambio non ha funzionato, forse non hanno funzionato i freni. Il macchinista sul convoglio materiale ha provato a frenare, ma le ruote hanno cominciato a pattinare sulle rotaie. Allora si è sporto fuori ed ha gridato disperatamente ai colleghi: «Scansatevi, scansatevi».
Ma era troppo tardi. Il pesante convoglio ha tamponato il vagone con la gru e l' ha scaraventato giù dal terrapieno prima della ferrovia. Mario Di Pietroantonio è stato colpito alla testa e gettato sulla massicciata dall' altra parte, morto. Il convoglio materiale ha continuato ad avanzare, mentre i vagoni carichi di traversine deragliavano.
La motrice diesel, spazzata via la gru, ha spinto in avanti il carro saldatore. Questo è uscito dai binari e si è impuntato a terra. Un braccio meccanico sulla parte anteriore ha ruotato all' indietro e ha schiacciato la cabina di guida. Ruggero Ricco è morto all' istante.
Uno dei macchinisti del convoglio materiale è riuscito a gettarsi a terra prima dell' impatto. Altri cinque operai che si trovavano a bordo hanno riportato contusioni. Un respingente è volato a diversi metri di distanza ed è finito su di una casa, sfondando la veranda del primo piano e la porta a vetri dell' ingresso.
L' allarme è stato dato da alcune donne che si trovavano in una casa a fianco della stazione (che è incustodita). Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia e 118, con ambulanze ed un elicottero. Solo nel tardo pomeriggio è stato possibile estrarre dalle lamiere il corpo di Ruggero Ricco. La linea ferroviaria è rimasta bloccata, ostruita dai vagoni deragliati e dalle traversine. Non si sa quando potrà essere riaperta.
La procura di Potenza ha subito aperto un' indagine, affidata alla Polfer e al pm, Claudia De Luca. Il Ministro delle Infrastrutture Pietro Lunardi ha espresso il suo cordoglio per le vittime e ha nominato una commissione d' inchiesta, che già stasera ha fatto un sopralluogo. Un' altra indagine è stata avviata da Rete ferroviaria italiana.
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