Progetto per recuperare le «foggiare» nel Materano
Lo ha annunciato l'architetto Pietro Laureano, presidente della società «Ipogea» ed esperto nelle problematiche di desertificazione e recupero acque
04 Settembre 2004
MATERA - Un progetto pilota per il ripristino delle «foggiare» del Materano - un antico sistema di canalizzazione delle acque del sottosuolo, con il termine che deriverebbe da una parola araba - sarà candidato a finanziamento con il programma Interreg due. Lo ha annunciato a Matera l'architetto Pietro Laureano, presidente della società Ipogea ed esperto nelle problematiche sulla desertificazione.
Laureano sta lavorando proprio ad un progetto per il riutilizzo del sistema di canalizzazione naturale delle acque del sottosuolo. L'iniziativa, che sarà presentata alla Regione Basilicata, intende riproporre una delle tecniche tradizionali del passato largamente diffuse nel bacino del Mediterraneo. «Matera, Montescaglioso, Ferrandina in Basilicata, Gravina di Puglia e altre località del Mezzogiorno - ha detto Laureano - rappresentano i sistemi di raccolta delle acque più diffusi nella civiltà mediterranea. Il loro recupero è un concreto contributo nella lotta alla desertificazione, rispetto alla pratica dei pozzi che procurano effetti negativi in profondità sia per quanto riguarda il prosciugamento delle falde che per l'inquinamento con acque salmastre».
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