.jpg)
MATERA - I carabinieri del comando provinciale di Matera hanno eseguito stamani, all'alba, nove ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettante persone ritenute appartenenti ad una rete di spacciatori di cocaina e hascisc, in Basilicata, Puglia e Calabria.
Durante l'operazione, i militari hanno eseguito numerose perquisizioni: in totale, gli indagati nell'inchiesta sono 29. Secondo l'accusa, l'organizzazione aveva monopolizzato il mercato della droga sulla costa jonica lucana e acquistava eroina e cocaina da clan criminali pugliesi e calabresi. All'intervento hanno partecipato circa 100 carabinieri, un elicottero dell'Arma proveniente da Bari e unità cinofile della Regione Carabinieri Basilicata.
Il gip presso il Tribunale di Matera, Angelo Onorati, su richiesta del pubblico ministero, Rosanna De Fraia, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, a carico di Luca Arcuri (30 anni), di Rocca Imperiale (Cosenza), Giuseppe Caputo (42), di Taranto, e Giuseppe Saccone (22 anni), di Scanzano Jonico (Matera).
Altre sei persone si trovano agli arresti domiciliari: Michele Compasso (24 anni) e Domenico De Stefano (27), di Policoro (Matera); Veronica Imperio (28), Francesco e Luigi Tarantino (entrambi di 21 anni), di Rocca Imperiale; e Giuseppe Pagano (22), di Scanzano Jonico.
Tutti sono accusati di reati relativi alla detenzione e allo spaccio di cocaina e hascisc. Le indagini dei carabinieri della compagnia di Policoro sono comincate circa un anno fa e hanno portato anche al sequestro di circa mezzo chilogrammi di droga, acquistata in Campania, Calabria e Puglia e rivenduta in Basilicata.
Le indagini cominciarono quando un giovane che lavorava in un bar in una stazione di servizio sulla strada statale 106 «Jonica» non accettò un panetto di hascisc dagli spacciatori - con l'impegno di rivenderlo nel bar - e informò una pattuglia di Carabinieri. Il giovane, alcuni mesi dopo, morì in un incidente stradale, in circostanze non legate all'inchiesta. L'operazione fatta stamani dai Carabinieri è stata denominata «Tatoff», nomignolo con cui, anche si internet, viene indicata spesso la droga (con riferimento ad un modo di dire inglese per «andare fuori di testa»).
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su