di PINO PERCIANTE Una busta contenente un proiettile e una lettera anonima è giunta per posta, ieri mattina, nella sede del Comune. La busta con il proiettile calibro 9 era piegata all’interno di un’altra busta, quest’ultima recante l’indirizzo del Comune mentre quella con il proiettile e la lettera anonima indirizzata al sindaco. Nella lettera, scritta a mano, l’autore o gli autori rivolgono pesanti minacce al primo cittadino nemolese, Antonio Filardi, invitandolo a dimettersi prima che possa capitargli qualcosa di più grave. La solidarietà del presidente De Filippo
12 Febbraio 2010
NEMOLI - Minacciato di morte il sindaco di Nemoli Antonio Filardi. Una busta contenente un proiettile e una lettera anonima è giunta per posta, ieri mattina, nella sede del Comune. La busta con il proiettile calibro 9 era piegata all’interno di un’altra busta, quest’ultima recante l’indirizzo del Comune mentre quella con il proiettile e la lettera anonima indirizzata al sindaco. Nella lettera, scritta a mano, l’autore o gli autori rivolgono pesanti minacce al primo cittadino nemolese, invitandolo a dimettersi prima che possa capitargli qualcosa di più grave.
«Carissimo sindaco hai voluto fare il duro però adesso farai una morte degna di un uomo valoroso. Le minacce non ti mettono paura “bravo ” comunque osserva bene questo bossolo perché il prossimo sarà la scientifica ad osservarlo. Addio sindaco dei miei c… avvisa anche i tuoi amici». Preoccupazione in Comune. Non è la prima volta che succede. Già in passato Filardi era stato oggetto di intimidazioni.
Ad agosto dell’anno scorso un’altra lettera di minacce. «Dimettiti o muori» , c’era scritto. Assieme alla lettera anche una bustina contenente una sostanza velenosa. In precedenza scritte sui muri, transenne davanti al cancello di casa e anche delle cartoline completamente nere con su scritto “Saluti da Nemoli” fatte trovare sui banchi del consiglio comunale.
Insomma, una vera e propria escalation fino alla busta con il proiettile di ieri. Il sindaco in quel momento non era in sede ma ad Episcopia. Ad aprire la busta la segretaria comunale che ha immediatamente avvertito i carabinieri che hanno sequestrato il materiale e ora stanno svolgendo indagini. Erano all’incirca le 12. 30. Filardi, informato telefonicamente, è rimasto allibito.
Lo abbiamo raggiunto telefonicamente. Sensibilmente scosso ha detto «Mi chiedo come sia possibile che in una piccola comunità come la nostra si possa arrivare a tanto. Roba da non credere. Sono mortificato». E sui chi possa essere stato risponde: « E’ sicuramente un fatto locale. C’è qualcuno che non vuole che faccia il sindaco». «Siamo rimasti scioccati – dice l’assessore ai servizi sociali Giuseppina Bruzzese -. È un atteggiamento tipicamente mafioso e delinquenziale che credevamo non appartenesse a questa comunità». di PINO PERCIANTE
ORE 12.20 - LA SOLIDARIETA' DI DE FILIPPO Al sindaco di Nemoli è stata espressa “piena solidarietà” dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo. “Un vile atto intimidatorio - afferma - colpisce ancora una volta un uomo delle istituzioni, impegnato con il suo lavoro ad assicurare lo svolgimento della vita democratica in una nostra comunità. E’ un segnale inquietante a cui la Basilicata deve rispondere con fermezza, opponendosi a questi tentativi di inquinamento criminale e facendo leva sui valori della legalità e della responsabilità. Ci auguriamo che venga fatta chiarezza sull’episodio, per restituire a un amministratore la piena serenità a proseguire nel suo impegno politico e civile”.
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