Matera, mugugni nel centro storico da ampliare la raccolta differenziata
«Intanto - dice l’architetto Giovanni D’Alessandro - va bene l’iniziativa di diversificare la raccolta dei rifiuti. Sì, inizialmente potranno sorgere alcuni problemi, specialmente al momento della selezione, ma è meglio della raccolta indifferenziata. Nutro comunque qualche dubbio sul fatto che possa funzionare bene, perchè il porta a porta ha senso nei centri piccoli, neppure in quelli medi»
10 Febbraio 2010
di Pasquale Doria
MATERA - Come sta funzionando la raccolta dei rifiuti urbani? Dalle parti del centro c’è più di qualche muso lungo. E si capisce bene che non c’è nessuna volontà di lamentarsi per il gusto di farlo, oppure di sparare nel mucchio per il piacere di farlo, ma prevale la speranza che a utili segnalazione corrispondano risposte efficaci per migliorare un servizio che va sicuramente messo a punto, tarato al meglio.
«Intanto - dice l’architetto Giovanni D’Alessandro - va bene l’iniziativa di diversificare la raccolta dei rifiuti. Sì, inizialmente potranno sorgere alcuni problemi, specialmente al momento della selezione, ma è meglio della raccolta indifferenziata. Nutro comunque qualche dubbio sul fatto che possa funzionare bene, perchè il porta a porta ha senso nei centri piccoli, neppure in quelli medi. In ogni caso, per me come per quelli che vivono in via Ascanio Persio si pone un evidente problema organizzativo. I bidoni sullo striminzito marciapiedi di questa centralissima strada della città diventano un vero problema per il transito dei pedoni. Bisogna svuotarli a tempo debito, altrimenti, la cosa provoca solo disagi. Basta pensare alla reazione che nottetempo interessa i cani randagi. I bidoncini per lo sono una tentazione troppo forte. Non sto a dilungarmi, infine, sull’impatto estetico di queste tristi teorie di plastica che fanno capolino sugli usci del centro. Vale il discorso di prima, a volte intorno a mezzogiorno, è capitato di trovare la spazzatura dove era stata lasciata la sera prima. Allora, al momento, ho deciso di fare comunque la selezione differenziata, ma di portarla direttamente nelle zone in cui si trovano i bidoni, perchè effettivamente quelli non mancano. Speriamo che il servizio venga potenziato e che la sensibilizzazione continui, se ne sente il bisogno».
Sempre in via Ascanio Persio, la farmacista Emilia Agresti fa notare che la questione dei cartoni va risolta. «Se ci dicono che bisogna portare i cartoni fuori in determinati giorni - sottolinea - poi, devono venire a prenderli, non intorno a mezzogiorno, ma prima. E inoltre, quando piove il cartone s’inzuppa e inizia a sciogliersi. Non è una sensazione esaltante metterci i piedi dentro».
Ma il vero spettacolo, si fa per dire, rimane sempre quello alle spalle di via Ascanio Persio, dove il numero dei bidoni è aumentato, ma non basta ancora. Per gli amanti delle sensazioni forti è sempre una roba da brividi avventurarsi in via De Blasiis. Provare per credere.
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