Aggiungi un posto al «tavolo» arriva lApi per De Filippo
Dopo il bagno di folla, almeno fra i rappresentanti delle forze politiche sostenitrici, il candidato presidente della Regione per il centrosinistra, Vito De Filippo, sta mettendo a punto, con gli alleati, programmi e candidature. Ieri pomeriggio è tornato a riunirsi il «tavolo» del centrosinistra lucano. La novità era la prima volta anche dell’Alleanza per l’Italia. L’ultima forza politica aggregata, dopo il recente ingresso dell’Udc
10 Febbraio 2010
di MIMMO SAMMARTINO
POTENZA - Dopo il bagno di folla, almeno fra i rappresentanti delle forze politiche sostenitrici, il candidato presidente della Regione per il centrosinistra, Vito De Filippo, sta mettendo a punto, con gli alleati, programmi e candidature. Ieri pomeriggio è tornato a riunirsi il «tavolo» del centrosinistra lucano. La novità era la prima volta anche dell’Alleanza per l’Italia. L’ultima forza politica aggregata, dopo il recente ingresso dell’Udc.
Ci sono gli entusiasti dell’ampliamento. Ma c’è anche chi mugugna. Felice Belisario, capogruppo al Senato di Italia dei valori, ad esempio, sottolinea che «il nocciolo della coalizione è costituito da Pd e Idv». Tanto per evidenziare il nuovo clima nazionale che, dal congresso del partito, si è creato fra Antonio Di Pietro e Pierluigi Bersani. «Anche se - aggiunge - qualcuno nel Pd in Basilicata sembra duro d’orecchi». «Accanto a Pd e Idv - dice Belisario - si può aggiungere tutto il resto, senza esagerare. Resta però importante sapere, da chi viene, che cosa viene a fare. Se è per un progetto o si tratta solo di aspettative di potere e trasformismi. In particolare non ci piace l’idea che possano crearsi “liste del presidente” appena un po’ camuffate». E c’è chi giura che Belisario alluda proprio ad Api e Udc.
D’altronde il «tavolo» del centrosinistra lucano un po’ di grane deve risolverle. E non è soltanto la questione del «listino», rispuntato (per evitare contestazioni da parte della Consulta) dopo che ne erano state cantate le esequie: ci si infileranno dentro nomi di personalità (come sarebbe dovuto essere in linea teorica sin dal principio) o continuerà a costituire il cantuccio garantito per i partiti? Boh. Ci sono poi due spine da eliminare: sono rappresentate dalle candidature a sindaco nei due maggiori Comuni chiamati al voto amministrativo. Uno è Matera, dove alla candidatura di Salvatore Adduce (Pd), l’Udc provinciale ha replicato con il nome di Angelo Tosto. L’altro è il dilemma di Avigliano dove si contendono la candidatura Vito Summa (Pd) e Donato Salvatore (Psi).
Sul fronte del centrodestra, il sen. Egidio Digilio, coordinatore regionale vicario del Pdl, plaude alla «decisione di Roberto Falotico e dei Dec» che si sono appena schierati a sostegno del candidato presidente del Pdl, Nicola Pagliuca. Digilio ha sottolineato la valenza «politica e programmatica» della scelta dei Dec che diventa quindi «un apporto ulteriore, dal campo di centro-riformista, alla battaglia per l'alternativa al governo della Regione». «È la testimonianza - aggiunge - da una parte che la strada di ibride alleanze con il centrosinistra, magari inventandosi nuove sigle e partitini, per i moderati e i cattolici non è una scelta obbligata, e dall’altra che le porte del Pdl sono sempre aperte a quanti ne condividono il progetto». Il candidato presidente Pagliuca ha la forza per «allargare il fronte delle alleanze, specie tra singole personalità e cittadini».
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