ambiente e territorio
Parco del Pollino, contrasti sulla nomina del commissario
La nomina di Luigi Lirangi, già sindaco di Terranova di Sibari, a Commissario del Parco Nazionale del Pollino segna un punto di svolta nella governance dell’Ente, suscitando reazioni contrastanti
SIBARI - La nomina di Luigi Lirangi, già sindaco di Terranova di Sibari, a Commissario del Parco Nazionale del Pollino segna un punto di svolta nella governance dell’Ente, suscitando reazioni contrastanti. Da un lato, il neo Commissario esprime il suo impegno per la tutela ambientale e lo sviluppo sostenibile, dichiarando la volontà di collaborare con tutti gli organi territoriali per valorizzare il Parco. Dall’altro, il direttivo uscente, guidato dalla vicepresidente facente funzioni Valentina Viola, manifesta incredulità rispetto alle motivazioni del commissariamento, rivendicando il lavoro svolto e denunciando la mancata continuità dell’organo collegiale.
Nel ringraziare il Ministro Gilberto Pichetto Fratin per la fiducia accordatagli e il Sottosegretario Claudio Barbaro per il sostegno istituzionale, Lirangi ha sottolineato l’importanza di un’azione sinergica con le comunità locali e gli enti territoriali. «Il Parco Nazionale del Pollino è un patrimonio di straordinaria importanza», ha dichiarato, «e il mio impegno sarà rivolto a tutelarne la biodiversità e a promuoverne lo sviluppo sostenibile». Ha rivolto inoltre un saluto ai Sindaci dell’area protetta, ai Presidenti delle Regioni Calabria e Basilicata e ai Presidenti delle Province di Cosenza, Potenza e Matera, ponendo l’accento sulla necessità di un dialogo costruttivo per la salvaguardia dell’ecosistema.
Diversamente, il direttivo uscente, con una nota ufficiale, ha espresso perplessità riguardo allo scioglimento dell’organo e della decisione di nominare un Commissario. «Apprendiamo ufficialmente l’11 marzo dello scioglimento del Consiglio Direttivo dell’Ente e della nomina contestuale del Commissario Luigi Lirangi. Volge dunque al termine il lavoro di quasi quattro anni del Consiglio Direttivo, portato avanti con regolarità nonostante l’assenza di un Presidente nominato e del rappresentante del MASE, mai sostituiti».
L’ex direttivo ha evidenziato il lavoro svolto in questi anni per garantire la regolare attività amministrativa e di programmazione, tra cui l’approvazione di bilanci, rendiconti e piani di performance, il rafforzamento del personale con nuove assunzioni, e l’adozione del Piano del Parco dopo trent’anni.
Oltre a rivendicare il lavoro svolto, l’ex direttivo ha espresso disappunto per la decisione del commissariamento proprio nel giorno in cui si sarebbe dovuto approvare il bilancio 2025 e completare il procedimento di selezione della terna di candidati a direttore dell’Ente. «Alla luce di quanto detto e consapevoli delle priorità politiche dietro questa scelta, esprimiamo la nostra incredulità riguardo alle motivazioni addotte per il commissariamento e riteniamo che il Parco del Pollino meritasse da tempo un Presidente e la continuità dell’organo collegiale».
Pur nella divergenza di posizioni, il direttivo uscente ha rivolto un augurio di buon lavoro al neo Commissario, affermando la volontà di proseguire il proprio impegno per la tutela e la valorizzazione del Parco, anche al di fuori delle istituzioni.