il caso

Rimborsopoli lucana, Ascanio Turco assolto dalla Corte d’appello

redazione basilicata

Era stato coinvolto in un’indagine nota come “Rimborsopoli” riguardante la gestione dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari della Regione Basilicata

MATERA - La Corte di Appello di Potenza ha assolto con formula piena il dott. Ascanio Turco, commercialista, dall’accusa di peculato, ribaltando la sentenza di primo grado e riconoscendo il lavoro svolto dal suo avvocato difensore, Eustachio Walter Paolicelli. Turco era stato coinvolto in un’indagine complessa e delicata meglio nota come caso “Rimborsopoli”, con risonanza nazionale, riguardante la gestione dei fondi pubblici destinati ai gruppi consiliari della Regione Basilicata, in qualità di consulente-commercialista di Vincenzo Viti, all’epoca dei fatti assessore e consigliere Regionale.

In primo grado, era stato condannato per concorso in peculato per una serie di spese ritenute non ammissibili, tra cui ricevute fiscali, fatture per l’acquisto di materiale di cancelleria ed altre spese ritenute inesistenti/inammissibili. L’accusa si fondava sul presupposto che Turco avesse in qualche modo collaborato con il consigliere al fine di consentirgli di ottenere il rimborso di spese non ritenute ammissibili dalla legge Regionale in materia.

La Corte di Appello, dopo un’attenta analisi delle prove e delle argomentazioni presentate dall’avv. Paolicelli, ha stabilito che non vi erano prove sufficienti per dimostrare la colpevolezza del dott. Turco evidenziando altresì, la fondatezza delle contestazioni mosse dallo stesso difensore alle motivazioni riportate nella sentenza di primo grado, assolvendolo con formula piena. Si legge in più punti delle motivazioni dell’assoluzione di Turco che quest’ultimo è da considerarsi “del tutto estraneo rispetto all’addebito”. “La verità ha prevalso- ha commentato l’ avv. Paolicelli- abbiamo sempre creduto nell’innocenza del dott. Turco e siamo soddisfatti che la Corte abbia riconosciuto la correttezza del nostro operato. In questi anni, Turco ha subito un processo mediatico e giudiziario che ha messo a dura prova la sua reputazione e la sua serenità. Oggi finalmente, giustizia è fatta. Le accuse mosse al dott. Turco – ha proseguito l’avvocato- erano infondate e basate su un’interpretazione distorta dei fatti. La Corte di Appello ha riconosciuto la sua estraneità ai fatti contestati, restituendogli la dignità che gli era stata ingiustamente tolta.” La sentenza di assoluzione del dott. Turco, ha concluso l’avvocato, “rappresenta un importante precedente per tutti coloro che si trovano coinvolti in procedimenti giudiziari riguardanti la gestione dei fondi pubblici. Essa dimostra che la giustizia può e deve fare il suo corso, anche quando si tratta di casi complessi e controversi”.

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