Il Pdl ha scelto: a sfidare Vito De Filippo per la poltrona di Presidente della Regione Baislicata sarà il capogruppo del partito in Consiglio Regionale, Vito Pagliuca. La decisione, sebbene annunciata dalla mattina, è stata ufficializzata solo a tarda sera con un comunicato congiunto dei coordinatori nazionali. E nell’attesa, prendevano quota nuovamente le ipotesi Allam (il cui entourage si diceva fiducioso fino all’ultimo) e Navazio, rilanciato da Io Sud.
29 Gennaio 2010
di Giovanni Rivelli
Alle 22.30 di ieri la notizia è diventata ufficiale. Il Pdl candida a Governatore della Basilicata Nicola Pagliuca, attuale capogruppo in consiglio regionale e già aspirante alla stessa carica 10 anni fa.
Una comunicazione attesa almeno dalla mattina, ma il cui ritardo ha lasciato una suspance per l’intera giornata con un «borsino» che accreditava ora l’una ora l’altra soluzione, e gli entourage che si dicevano tutti «fiduciosi» in un risultato gradito.
Sul tappeto c’erano almeno altri due pretendenti, con il rischio che il tempo passato in attesa di prendere una decisione renda più difficile fare sintesi e che nel panorama del centrodestra lucano possano, alla fine, restare più aspiranti governatori.
Così, fino a tarda sera, ad aspettare notizie di segno diametralmente opposto a quelle giunte c’era sicuramente l’entourage di Magdi Cristiano Allam che spiegava di non considerare affatto la partita chiusa, come a un certo punto si era pensato. E tra i due tornava ad inserirsi il sindaco di Melfi Ernesto Navazio. Ieri un comunicato ufficiale di «IoSud» lo ha proposto come l’uomo giusto. Tracciando un parallelo con la situazione pugliese il movimento della Poli Bortone ha detto che in Basilicata «è in atto una lotta tutta interna alla Pdl fra i “soliti noti” che, certamente, non stanno lavorando per trovare una valida alternativa ad un De Filippo bis, frutto anch’esso di un establishment chiuso e tutto teso a fare in modo che nulla cambi» e ha aggiunto che «in tale contesto la Direzione Regionale di Io Sud ha individuato nel Sindaco di Melfi, ing. Ernesto Navazio, la migliore espressione della capacità dei lucani di amministrare la nostra Regione». Una scelta che, poco dopo, ha ricevuto il sostegno anche della «Fiamma Tricolore», e che, a trattativa ancora aperta, ha rilanciato un terzo nome nella rosa che sembrava essersi limitata a due anche se nelel case dei lucani giungevano telefonate di sondaggio alla ricerca di un ipotetico candidato «a risposta aperta». Una domanda del tipo: «Quale considera il candidato più autorevole da contrapporre a Vito De Filippo», senza l’indicazione di alcuna opzione che lascia trasparire, nell’ignoto committente del rilevamento, la volontà di tenere aperto l’intero ventaglio di opzioni. E contro l’ipotesi Pagliuca sembrava esprimersi l’unica dichiarazione ufficiale della giornata, quella del sottosegretario Gianfranco Miccichè: Forza Italia «è sparita» ha detto aggiungendo che «lo si vede anche dalla candidatura di Magdi Allam in Basilicata. Una persona meravigliosa, di alto livello, ma che dopo 16 anni dalla nascita di Fi non ci sia una classe dirigente tale da proporre dei propri candidati alla presidenza delle Regioni mi sembra sconfortante. Cosa che non è, perchè invece so che questa classe dirigente esiste ed è di elevata qualità. L’impressione è che ci sia il divieto di candidare qualcuno che proviene da Forza Italia».
Alla fine, invece, il comunicato giunto dai coordinatori nazionali è stato proprio di segno inverso. Nicola Pagliuca è uomo di Forza Italia dalla prima ora, ex deputato eletto nelle fila di quel partito, poi candidato governatore nel 2000, ancora consigliere regionale e capogruppo e ora ritorna a una candidatura di vertice. Il suo nome era quello «logicamente più accreditato», dalla mattina. Ma fino all’arrivo del comunicato nessuno ci avrebbe messo la mano sul fuoco.
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