Il giorno dopo la sua convocazioni davanti al sostituto procuratore Piccolomini, il tecnico del Potenza calcio Capuano, conferma di aver ribadito le accuse all’arbitro di Andria-Potenza, De Paolo di Avezzano. «Ho semplicemente spiegato a chi di competenza - ha spiegato il tecnico rossoblù - quanto avevo già dichiarato sui giornali. C’è poco da aggiungere a quanto ho già detto nell’immediato dopo partita»
28 Gennaio 2010
di Sandro Maiorella
POTENZA - Il giorno dopo la sua convocazioni davanti al sostituto procuratore Carlo Piccolomini, il tecnico del Potenza Eziolino Capuano, conferma di aver ribadito le accuse all’arbitro di Andria-Potenza, De Paolo della sezione di Avezzano. «Ho semplicemente spiegato a chi di competenza - ha spiegato il tecnico rossoblù - quanto avevo già dichiarato sui giornali. C’è poco da aggiungere a quanto ho già detto nell’immediato dopo partita. Al dottor Piccolomini ho confermato di aver sentito l’arbitro dell’incontro promettere un rigore ai giocatori andriesi. Ho anche confermato di aver immediatamente protestato, anche in maniera vivace, anche alla presenza del commissario di campo che ha sentito benissimo quanto io dicevo».
Insomma la questione rimane aperta e la posizione di De Paolo tutta da verificare. «Mi sembra giusto - ha continuato Capuano - che si stia valutando l’operato dell’arbitro. Non è corretto comportarsi come ha fatto lui. A mio parere bisognerebbe andare ancora più a fondo considerato che contro il Potenza è stato un susseguirsi di situazioni poco chiare. Proprio questo mi fa pensare che ci sia un progetto contro questa società e questa squadra legato all’uragano giudiziare che si è scatenato da qualche mese. Una situazione che ci penalizza e che rende vani i nostri sforzi settimanali sui campi d’allenamento. L’augurio, per il bene del calcio, è che ogni situazione delinquenziale venga chiarita al più presto e il Potenza possa lottare per il suo obiettivo senza dover, allo steso tempo, fare i conti con decisioni già prese».
Ma in casa Potenza non è questo l’unico argomento di discussione. Tra oggi e domani il pool di difensori della società rossoblù (Chiacchio, Fiorillo, Cozzone e Di Ciommo) depositerà le memorie difensive con le quali smontare la tesi accusatorie della Procura federale che ha chiesto la revocazione della sentenza già emessa per Potenza-Salernitana (agosto 2008) e l’esclusione dei rossoblù dal campionato di competenza «Il nostro primo impegno - ha confermato l’avvocato Francesco Di Ciommo - riguarda proprio la richiesta di revocazione. Abbiamo sollevato una serie di eccezioni procedurali sui tempi e sulle modalità della revocazione, uno strumento che mai in passato è stata utilizzato in procedimenti relativi a presunti illeciti sportivi. Puntiamo a non arrivare al dibattimento facendo pesare questa serie di considerazioni che riteniamo di una certa rilevanza». Si i punta dunque, sulla possibilità di evitare il dibattimento, ma si è pronti a dare battaglia anche se, per ammissione stessa del legale di Lavello «il quadro accusatorio è molto grave, soprattutto perché la giustizia sportiva dà grande valenza a quanto arriva da valutazioni penali».
In questa situazione la squadra continua la preparazione in vista dello «spareggio» salvezza di domenica contro il marcianise. L’ultimo arrivato in rossoblù, Alessandro Evangelisti, si è allenato già ieri con il gruppo e sarà sicuramente tra i convocati per la sfida contro i campani. L’assenza di Profeta (squalificato insieme a Lolaico) lo candida come possibile titolare nel centrocampo rossoblù.
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