Avigliano, vandali in azione nella stazione sismografica
La Basilicata è entrata a far parte di una rete sismica locale di accelerometri, connessa con il Laboratorio di Ricerca in Sismologia Sperimentale e Computazionale dell'Università Federico II di Napoli. Tra le 28 stazioni sismografiche funzionanti c'è quella di Avigliano, attivata da circa 2 anni. Ma qualche giorno fa il generatore dell'impianto eolico che fornisce l'alimentazione elettrica è stato rubato
28 Gennaio 2010
di Sandra Guglielmi
AVIGLIANO - Dopo il tragico sisma in Abruzzo la domanda che tutti si sono fatti è una sola: «I terremoti si possono prevedere?» Secondo gli scienziati la risposta è «no». Tuttavia ci sarebbe la concreta possibilità di sapere, con un anticipo che può andare da secondi a decine di secondi, informazioni circa il potenziale distruttivo di un terremoto immediatamente dopo la sua generazione, per allertare le aree potenzialmente a rischio prima che le onde sismiche distruttive le abbiano raggiunte e consentire l’attivazione di procedure automatiche per la messa in sicurezza degli impianti e delle infrastrutture. La Basilicata, situata insieme alla Campania nell'area sismogenetica dell'Appennino Meridionale, è entrata a far parte di una rete sismica locale di accelerometri, l'Isnet connessa in telemetria con il Laboratorio di Ricerca in Sismologia Sperimentale e Computazionale dell'Università Federico II di Napoli, che monitorizza con un sistema di early-warning sismico, lo scuotimento del suolo per finalità di protezione civile.
Tra le 28 stazioni sismografiche funzionanti c'è quella di Avigliano, attivata da circa 2 anni.
«Qualche giorno fa - ci ha raccontato il prof. Aldo Zollo, ordinario di Sismologia dell'Università partenopea - ci siamo resi conto che non recepivamo più i dati di tre stazioni sismografiche lucane e da un conseguente sopralluogo abbiamo scoperto che il generatore dell'impianto eolico che fornisce l'alimentazione elettrica alla postazione di Avigliano era stato rubato, causando l'interruzione del rilevamento dati in territorio aviglianese e della trasmissione dei dati di una vasta area del potentino, poiché dalla postazione situata nei pressi dell'Osservatorio astronomico sul Monte Carmine vengono trasmessi anche i dati rilevati a Vietri e a Bella».
L'atto vandalico, sul quale stanno indagando i carabinieri, mette a repentaglio la riuscita scientifica della sperimentazione . «Ci auspichiamo nell'immediato futuro - ha concluso Zollo - una maggior sensibilizzazione della popolazione»
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