di LUIGIA IERACE La prova del nove del Piano neve 2009-2010 nel Potentino è l’emergenza ghiaccio. Da diversi giorni i mezzi della Provincia di Potenza e quelli delle ditte esterne convenzionate stanno operando sulle strade lucane per combattere l’insidia ghiaccio con spargimenti del sale in diversi momenti della giornata. Ma alle prese con le gelate che hanno reso pericolosissime strade e marciapiedi di Potenza anche il Comune capoluogo e l’Acta. Anche qui è scattato il Piano ghiaccio che ha richiesto interventi specifici per fronteggiare l’emergenza
24 Gennaio 2010
di LUIGIA IERACE
La prova del nove del Piano neve 2009-2010 nel Potentino è l’emerg enza ghiaccio. Da diversi giorni i mezzi della Provincia di Potenza e quelli delle ditte esterne convenzionate stanno operando sulle strade lucane per combattere l’insidia ghiaccio con spargimenti del sale in diversi momenti della giornata. Ma alle prese con le gelate che hanno reso pericolosissime strade e marciapiedi di Potenza anche il Comune capoluogo e l’Acta. Anche qui è scattato il Piano ghiaccio che ha richiesto interventi specifici per fronteggiare l’emergenza.
Non è bastato il sale mattutino, ma si è dovuto far ricorso a un ulteriore spargimento nella serata, con qualche difficoltà e rallentamento in presenza del traffico urbano. «Il vero problema rimane - ha spiegato il sindaco Vito Santarsiero - quello della circolazione in città di mezzi con gomme inadeguate, che spesso finiscono per aumentare i disagi». I problemi che il ghiaccio ha creato soprattutto in via degli Oleandri, proprio un mezzo che si è messo di traverso sulla carreggiata, provocando un piccolo incidente, che ha ostacolato anche le operazioni di spargimento del sale.
Ma poco si è potuto fare per i pedoni. «Non si riesce a intervenire su tutti i marciapiedi, purtroppo - ha ribadito il sindaco - mentre si è registrato un aumento dell’utilizzo dei mezzi meccanizzati. Segno che i cittadini hanno preferito lasciare le macchine e spostarsi con le scale mobili». Questa la situazione in città dove ieri sera si è riusciti a fronteggiare il ghiaccio, favoriti anche dal miglioramento della situazione climatica. Ma l’allerta ghiaccio permane sulle strade provinciali, anche se non sono stati diramati ulteriori bollettini.
In alta montagna è alto il rischio di gelate nelle ore più fredde. Non ci sono criticità sulla Salerno-Reggio Calabria, fatta eccezione per la presenza di qualche lastra di ghiaccio in alcuni tratti dove l’al - lerta è continuo. «Già dalla scorsa settimana - ha detto l’assessore provinciale alla Viabilità Nicola Valluzzi - il traffico della Salerno-Rc fatto convergere dall’Anas sulla Sp 19 delle Calabrie ha funzionato bene». La stagione ha sicuramente aiutato, quella di questi giorni è stata la prima vera emergenza, legata al il ghiaccio. «La nostra organizzazione - ha detto Valluzzi - è in allerta continua, seguiremo l’evo l ve r s i delle condizioni meteo. Poca neve, ma grande impegno. I mezzi impegnati a spargere il sale su tutte le arterie provinciali sono rientrati alle 22.30 di venerdì notte e sono ripartiti alle 4 del mattino di ieri. Qualche ritardo sulla Ginestra- Venosa, i mezzi antineve avevano esaurito il sale e non potevano coprire l’ultimo tratto. Poi è arrivato un altro mezzo per completare il percorso».
Situazione sotto controllo, quindi, nelle 4 aree in cui è stato diviso il territorio. Emergenza neve nell’area sud del Senisese- Pollino, tra Castelsareceno, Terranova, San Severino, dove i mezzi sono in azione da una settimana. Avvolte invece dalla morsa del freddo l’area nord, del Vulture- Bradano, quella centro Marmo Platano-Melandro e hinterland Potentino e centro sud Val d’Agri alle porte del Senisese, dove, dopo le spolverate di neve persiste il problema del ghiaccio. Ogni area divisa in 43 microzone ha come riferimento i capo cantonieri, cui spetta il compito di mettere in movimenti i mezzi o allertare le ditte esterne. La prima prova ghiaccio, quindi può dirsi superata.
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su