la tragedia
Esplosione a Calenzano, le salme delle cinque vittime non sono state ancora restituite alle famiglie
Due delle vittime erano lucane: Gerardo Pepe di Sasso di Castalda e Franco Cirelli di Cirigliano. Entrambi i Comuni hanno annullato gli eventi natalizi
CALENZANO (FIRENZE) - Le salme delle cinque vittime dell’esplosione nel deposito Eni di Calenzano devono restare ancora a disposizione dell’autorità giudiziaria, presso l’istituto di Medicina legale di Careggi, per l'espletamento di altri accertamenti dopo le autopsie, che sono state già effettuate. Lo si apprende a Prato dove tuttavia si confida di liberarle prima possibile, già la prossima settimana. Due delle vittime erano lucane: Gerardo Pepe di Sasso di Castalda e Franco Cirelli di Cirigliano. Entrambi i Comuni hanno annullato tutti gli eventi natalizi.
Intanto si avanzano delle ipotesi riguardo alle cause che avrebbero potuto contribuire all'innesco dell'esplosione. Al momento dell’esplosione nel deposito Eni, infatti, nelle vicinanze della pensilina numero 6 era in atto il sollevamento di un carrello, tramite un macchinario, proprio in concomitanza alla formazione di una nube di vapori di carburanti.
La vicinanza di questa operazione potrebbe aver contribuito all’innesco dell’esplosione. E’ quanto si apprende ai margini dell’inchiesta della procura di Prato in base a ipotesi maturate nel prosieguo degli accertamenti tecnici in corso. Il fumo di vapori è lo stesso riferito da alcuni testimoni e corrisponderebbe a quello che si nota nel primo video disponibile sull'esplosione.
Lunedì 16 dicembre il sopralluogo dei periti
Ci sarà un sopralluogo della procura di Prato al sito Eni di Calenzano (Firenze), insieme ai consulenti tecnici incaricati di una perizia sugli apparati industriali del deposito dove il 9 dicembre c'è stata l'esplosione che ha causato 5 vittime e 26 feriti, più danni materiali anche all’esterno. Il sopralluogo è stato fissato per lunedì prossimo alle 10,30. Secondo quanto emerge, verranno fatte verifiche tecniche specifiche sul posto, dirette all’accertamento delle responsabilità, anche esaminando i danni alle carcasse di impianti e mezzi.