la tragedia

La passione per il calcio e il paracadutismo: ecco chi era Franco Cirelli, vittima lucana dell'esplosione Eni a Calenzano

Il 50enne, tra i cinque che hanno perso la vita, era stato un parà della Folgore. Un'altra vittima, il 45enne Gerardo Pepe, viveva in provincia di Potenza

MATERA - Aveva fatto parte della Brigata paracadutisti «Folgore», Franco Cirelli, una delle cinque vittime dell’esplosione avvenuta ieri in un deposito Eni di Calenzano. Lo hanno raccontato oggi ai giornalisti i cittadini di Cirigliano (Matera), piccolo paese con circa 300 abitanti dove il 50enne viveva con la compagna e due figli piccoli.
Nel paese della collina materana, oggi i suoi amici, distrutti dal dolore, hanno anche spiegato che «Franco era un grande appassionato di calcio. Tifava per la Juve e negli anni passati ha più volte giocato da centrocampista nei campionati delle serie minori lucane».

La stessa disperazione per «una inaccettabile morte sul lavoro» si sta vivendo a Sasso di Castalda (Potenza), dove viveva il 45enne Gerardo Pepe, l’altra vittima lucana dell’esplosione di Calenzano. Pepe era nato in Germania, dove i suoi genitori erano emigrati per lavorare. «Gerardo - hanno detto i suoi compaesani - era una persona dedita al lavoro, un bravo padre di famiglia (la figlia ha 12 anni), sempre disponibile con tutti».

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