Nel giorno del solstizio d'inverno appena passato (il 21 dicembre scorso) uno strano gioco di luce appare sulla tomba a doppio cerchio del villaggio neolitico di Murgia Timone nel Parco della Murgia Materana. Lo scorso 21 dicembre, come mostra la foto scattata alle 12, il sole illuminava con un allineamento perfettamente centrato l’ingresso e la parte ipogea della tomba
27 Dicembre 2009
La luce. Quale simbolo migliore per rappresentare la nascita? Un accostamento che viene da lontano e ben presente nel nostro territorio. Basta pensare alla tomba a doppio cerchio del villaggio neolitico di Murgia Timone nel Parco della Murgia Materana. Lo scorso 21 dicembre, giorno del solstizio d’inverno, è stata attraversata da una luce non priva di significato. La segnalazione è dei redattori del sito Baslicatanet.com.
La tomba risale all’età del bronzo, periodo che va dal 3.500 al 1.200 a.C. Nella seconda metà dell’ottocento, la scoprì l’archoelogo Domenico Ridola. I più importanti siti neolitici, ad esempio Stonehenge, coevo al villaggio di Murgia Timone, hanno una disposizione delle pietre allineate con un significato particolare per i giorni di solstizio e di equinozio.
Lo scorso, 21 dicembre, solstizio d’inverno, quando il sole agli occhi di un osservatore terrestre inverte la propria rotta, è un giorno in cui si radunano a migliaia in tutti i siti neolitici per vedere come è calendarizzato questo fenomeno attraverso il sole che illumina particolari punti di queste opere dell’uomo di migliaia di anni fa, segnando l’avvio di una nuova stagione di luce. La speranza, la rinascita della luce sulle tenebre è il significato da sempre espresso in queste opere per questo evento celeste. Lo scorso 21 dicembre, come mostra la foto scattata alle 12, il sole illuminava con un allineamento perfettamente centrato l’ingresso e la parte ipogea della tomba neolitica di Murgia Timone a Matera. Una coincedenza? Ai redattori di Basilicatanet piace pensare che non lo sia.
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