Web-cam sui bimbi un «grande fratello» all'asilo di Potenza
di MASSIMO BRANCATI Una telecamera per poter «controllare» il proprio figlio a distanza. Calma, i genitori apprensivi non si mettano in testa strane idee: è solo quanto avverrà a partire da gennaio nell’asilo nido di Potenza «Belli e ribelli». I responsabili del centro hanno raggiunto un accordo con i genitori dei piccoli per sistemare webcam nel salone dove i bambini trascorrono gran parte del loro tempo
22 Dicembre 2009
POTENZA - Una telecamera per poter «controllare» il proprio figlio a distanza. Calma, i genitori apprensivi non si mettano in testa strane idee: è solo quanto avverrà a partire da gennaio nell’asilo nido di Potenza «Belli e ribelli». I responsabili del centro hanno raggiunto un accordo con i genitori dei piccoli per sistemare webcam nel salone dove i bambini trascorrono gran parte del loro tempo.
Il meccanismo è semplice: ogni computer dei genitori viene dotato di un software grazie al quale collegarsi alla telecamera in qualsiasi momento della giornata. Naturalmente ci sarà bisogno di una password, di una parola chiave, per poter accedere al servizio: questa sarà fornita direttamente dagli operatori dell’asilo nido e cambierà ogni giorno. «È - spiegano al centro - un sistema per tutelare maggiormente la privacy e aumentare la sicurezza. Durante il giorno la password può essere in qualche modo intercettata da altre persone e quindi abbiamo ritenuto opportuno modificarla sempre».
L'idea delle webcam nell’asilo è nata circa tre anni fa. Dopo aver parlato con i genitori di questa possibilità, il progetto ha cominciato a prendere corpo attraverso l’installazione delle telecamere: «In realtà - spiegano all’asilo - il servizio non è ancora attivo perché i tecnici stanno potenziando le linee e mettendo a punto gli ultimi dettagli tecnici. Ma da gennaio saremo pronti». I recenti fatti di cronaca che riguardano bimbi maltrattati e maestre (per usare un eufemismo) aggressive danno maggiore valore a questa iniziativa che ha già incuriosito i media di tutta Italia.
«Siamo il primo asilo lucano a compiere questa scelta - concludono gli operatori di «Belli e ribelli» -. In questo modo i genitori possono stare tranquilli, verificare cosa fanno i propri figli». Il tutto all’insegna di un’operazione trasparenza che, dopo i fatti di Pistoia e dintorni, viene richiesta a gran voce (giustamente) dai cittadini. Le webcam, come dicevamo, sono piazzate solo nel salone e saranno rigorosamente spente quando, nel pomeriggio, l’asilo, trasformandosi in ludoteca, accoglierà altri bambini più grandicelli. di MASSIMO BRANCATI
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