Un ispettore dopo un'ispezione in un pub, nota delle irregolarità per trasmissioni televisive e chiede 1.000 euro per non inoltrare il mancato rispetto contrattuale
02 Giugno 2004
SAN FELE (POTENZA) - Per aver chiesto mille euro per evitare di segnalare il mancato rispetto di un contratto, l'ispettore di una catena televisiva satellitare, Domenico Pellegrino, di 50 anni, di Cerignola (Foggia), è stato arrestato a San Fele (Potenza) dai carabinieri, con l'accusa di estorsione.
Secondo quanto si è appreso, Pellegrino ha fatto un controllo in un pub di San Fele e ha fatto rilevare al proprietario che il contratto in suo possesso era di tipo familiare e non commerciale, quindi non poteva trasmettere nel locale i programmi televisivi satellitari. L'ispettore, secondo l'accusa, avrebbe chiesto al titolare del locale mille euro per evitare di segnalare l'anomalia. Il proprietario del pub, però, ha avvertito i carabinieri e, quando la somma è stata consegnata a Pellegrino, i militari sono intervenuti e lo hanno arrestato. Gli investigatori indagano per stabilire se l'uomo abbia già fatto richieste dello stesso genere anche in altri locali pubblici.
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