La Basilicata posa ''la prima pietra” della Città della Pace, l’iniziativa per i bambini provenienti da zone di guerra voluta da Betty Williams (Nobel per la Pace 1976) e dalla Regione, che nella prima fase coinvolge i comuni di Sant'Arcangelo (Potenza) e Scanzano Jonico (Matera), dove saranno realizzate strutture ricettive e laboratori, a cui si aggiungerà il progetto “Educazione alla pace” sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia
24 Novembre 2009
POTENZA - La Basilicata posa ''la prima pietra” della Città della Pace, l’iniziativa per i bambini provenienti da zone di guerra voluta da Betty Williams (Nobel per la Pace 1976) e dalla Regione, che nella prima fase coinvolge i comuni di Sant'Arcangelo (Potenza) e Scanzano Jonico (Matera), dove saranno realizzate strutture ricettive e laboratori, a cui si aggiungerà il progetto “Educazione alla pace” sostenuto dalla Fondazione Vodafone Italia. E' quanto emerso stamani a Potenza, nel corso di un incontro.
A Sant'Arcangelo il Comune acquisirà e ristrutturerà 12 alloggi in sei zone del centro storico, in cui saranno ospitati i bambini. A Scanzano Jonico – sull'area che nel 2003 il governo aveva individuato come deposito nazionale di scorie nucleari (progetto poi ritirato per le proteste dei cittadini) – saranno costruite in un primo momento strutture (su cinquemila metri quadrati) per corsi e laboratori. Gli appalti saranno affidati entro la fine del 2009. A questo si aggiunge il progetto di formazione che partirà nei prossimi giorni (con un finanziamento di 1,2 milioni di euro, di cui 200 mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Vodafone) per la realizzazione di corsi rivolti a insegnati e volontari, di un’agenzia di stampa internazionale, e di un “Atelier della Musica” con una rete tra le scuole e l'obiettivo di organizzare un’orchestra composta da bambini di tutto il mondo.
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