di PINO PERCIANTE Le ricerche della «nave dei veleni» a Maratea proseguono anche sotto il fondale. Oltre al robot subacqueo (Rov) la nave «Mare Oceano» è dotata anche del «Sub bottom profiler», uno speciale apparecchio che consente di compiere indagini del sottofondo marino. Le indagini del robot subacqueo munito di telecamere e del tracciatore di sottofondo (sub bottom profiler) dovranno chiarire che cosa c’è su quel fondale del Golfo di Policastro, anche per tranquillizzare le popolazioni del posto
14 Novembre 2009
di PINO PERCIANTE
MARATEA - Le ricerche della «nave dei veleni» a Maratea proseguono anche sotto il fondale. Oltre al robot subacqueo (Rov) la nave «Mare Oceano» è dotata anche del «Sub bottom profiler», uno speciale apparecchio che consente di compiere indagini del sottofondo marino. Uno strumento normalmente utilizzato negli oceani per scoprire i giacimenti di petrolio. In questo caso, invece, servirà a scoprire se ad alcuni metri di profondità sotto il fondale ci sono eventuali anomalie riconducibili a presenza di relitti o ad eventuali sorgenti radioattive che possono far pensare ad un carico di scorie inabissato in fondo al mare. Insomma, non si vuole lasciare nulla di intentato per accertare se a largo di Maratea esiste una delle cosiddette «nave dei veleni» di cui ha parlato il pentito della ‘ndrangheta Francesco Fonti.
Le indagini, ricordiamo, sono concentrate in un rettangolo largo 9 miglia e lungo 2. All’interno di questo rettangolo l’attenzione si appunta, in particolare, su due «bersagli», le cui coordinate sono state fornite dalla Procura della Repubblica di Lagonegro. Qui, a circa 770 metri di profondità, alcuni pescatori hanno raccontato di aver fatto spesso fatica a tirare su le loro reti perché bloccate da qualche cosa. Gli stessi pescatori hanno anche raccontato che le reti erano spesso sporche di catrame. Le indagini del robot subacqueo munito di telecamere e del tracciatore di sottofondo (sub bottom profiler) dovranno chiarire che cosa c’è su quel fondale del Golfo di Policastro, anche per tranquillizzare le popolazioni del posto. Le esplorazioni della nave «Mare Oceano», iniziate martedì scorso, si concluderanno, tempo permettendo, nella giornata di domani. Ancora altri due giorni prima di conoscere la verità.
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