In provincia è previsto un protocollo di interventi, in città un altro. Situazione più complicata nel capoluogo con la gran parte dei cittadini che ignora l’obbligo di manutenzione. Saranno assegnati 60mila bollini di efficienza energetica in provincia. Per l’intervento di manutenzione della caldaia la procedura prevede che ciascun utente contatti un tecnico/manutentore in possesso dei requisiti previsti dalla legge il quale dovrà accertare lo stato di manutenzione della caldaia. Al termine delle operazioni il manutentore dovrà compilare il «Libretto di Impianto» e rilasciare, per gli impianti con potenza inferiore a 35 kw, l’Allegato G, sul quale dovrà apporre l’apposito “bollino” comprovante l’avvenuta manutenzione
06 Novembre 2009
POTENZA - Sessantamila bollini di efficienza energetica su un totale di 95mila caldaie censite sul territorio provinciale e oltre 6mila controlli annui. Sono questi i numeri dell’operazione Caldaia Sicura avviata già dal 2002 dalla Provincia di Potenza - l’ente preposto i controlli nei comuni con una popolazione inferiore ai 40mila abitanti - attraverso l’Apea, l’agenzia per l’energia e l’ambiente della Provincia. Un trend positivo e in costante crescita, quello registrato in sette anni di attività, “sia per l’aumento degli utenti virtuosi sia per la messa a norma degli impianti stessi”, come sottolinea Gerardo Salvato dell’Apea.
Sul territorio provinciale, dai controlli effettuati, risulta che oltre il 60 per cento degli impianti termici viene eseguita regolare manutenzione, tuttavia, poche informazioni sono pervenute circa gli impianti a gasolio o Gpl, per i quali l’Apea ha proposto un censimento. In base alla normativa in materia, i controlli di Efficienza energetica devono essere effettuati almeno ogni anno sugli impianti aventi potenza maggiore o uguale a 35 kw; almeno ogni due anni per gli impianti di potenza minore ai 35 kw dotati di un generatore di calore con un’anzianità di installazione superiore ad 8 anni; almeno ogni quattro anni per tutti gli impianti con potenza minore di 35 kw. Attualmente sono sottoposti a verifica, come previsto dalla legge, tutti gli impianti che utilizzano combustibili gassosi (metano e Gpl) o liquido (gasolio) con potenza maggiore o uguale a 15 kw, come ad esempio gli scaldacqua.
Per l’intervento di manutenzione della caldaia la procedura prevede che ciascun utente contatti un tecnico/manutentore in possesso dei requisiti previsti dalla legge il quale dovrà accertare lo stato di manutenzione della caldaia. Al termine delle operazioni il manutentore dovrà compilare il «Libretto di Impianto» e rilasciare, per gli impianti con potenza inferiore a 35 kw, l’Allegato G, sul quale dovrà apporre l’apposito “bollino” comprovante l’avvenuta manutenzione. In presenza di impianti con potenza maggiore o uguale di 35 kw, invece, dovrà rilasciare l’Allegato F. Su entrambi i documenti, timbrati e firmati, inoltre, saranno riportate le condizioni dell’impianto e le eventuali prescrizioni da osservare per un corretto funzionamento. Il rapporto tecnico, compilato in ogni sua parte, dovrà essere inviato all’Apea. Stabilito dalla legge anche l’onere economico dei controlli a carico degli utenti. La spesa è quantificata nel costo del bollino 9 euro e 30 centesimi, oltre al costo dell’intervento stabilito con il manutentore. Chi non effettua l’intervento, in occasione del controllo, dovrà, invece, corrispondere alla Provincia l’importo di 67 euro.
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