Scanzano Jonico «La 'ndrangheta vuole le nostre aziende»
di FILIPPO MELE Parole durissime quelle del sindaco Salvatore Iacobellis dopo il ritrovamento, nella notte tra l’1 ed il 2 ottobre scorsi, di tre bottiglie di plastica contenenti benzina e con attaccati con del nastro adesivo altrettanti proiettili usati per la caccia al cinghiale. Bottiglie e proiettili lasciate davanti alle saracinesche di due opifici
08 Ottobre 2009
di FILIPPO MELE
SCANZANO JONICO - «La ‘ndrangheta sta cercando di impadronirsi delle attività economiche del mio comune e del Metapontino. Le forze dell’ordine debbono stroncare sul nascere questa operazione dando risultati concreti dopo gli attacchi degli ultimi giorni». Parole durissime quelle del sindaco Salvatore Iacobellis (Pd) dopo il ritrovamento, nella notte tra l’1 ed il 2 ottobre scorsi, di tre bottiglie di plastica contenenti benzina e con attaccati con del nastro adesivo altrettanti proiettili usati per la caccia al cinghiale. Bottiglie e proiettili lasciate davanti alle saracinesche di due opifici della zona artigianale (Imer srl e Chioetto Vittoria) e nei pressi di un cantiere edile della Itm del gruppo Matarazzo. Attacchi che hanno creato preoccupazione nella comunità. Sugli inquietanti episodi stanno indagando Polizia e carabinieri. Ma perché Iacobellis ha lanciato questo grido d’allarme minacciando «di darsi alla pesca a strascico»” pur di richiamare l’attenzione su Scanzano? Perché gli “avvisi” di pochi giorni fa hanno fatto seguito agli incendi dolosi subiti da attività di lavorazione di ortofrutticoli avvenuti nei mesi scorsi senza che sia stato individuato un solo responsabile. Dopo l’agricoltura, quindi, l’artigianato e l’edi - lizia: i comparti fondamentali dell’economia sono sotto scacco. È troppo. «Le forze dell’ordine – ha continuato il primo cittadino – stanno lavorando in modo egregio ma ora chiedo più coordinamento. Se c’è chi minimizza allora che se ne assuma le responsabilità. Qui non si tratta del classico pizzo chiesto ai commercianti. C’è una regia extraregionale. La Prefettura sa che opera in Cal abria». Insomma, c’è preoccupazione sulle conseguenze sull’economia dopo quelle sulla “m a n ova l a n z a ” locale: «Quando questa gente tenta di infiltrarsi in un territorio cerca la “manodopera” in quel posto. E a Scanzano questo tipo di “la - vo r at o r i ”, purtroppo, abbonda. Basta dare 100-500 euro a qualcuno che ti fa questi lavori». Un quadro allarmante: «Se ci si impegna, però, questa operazione di infiltrazione si stronca velocemente. Non vale la pena mettere 50 posto di blocco. Occorre una azione di intelligence. Carabinieri, Polizia, Finanza, traggano le conseguenze. Il risultato e alla loro port ata». Un appello, infine, Iacobellis lo ha lanciato anche ai “m a n ova l i ” locali: «Scanzano è fatta da gente onesta. Non si passa. Anche voi avete interesse a far crescere i vostri figli qui. Sarebbe buona cosa che si trovaste un lavoro onesto».
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