Il mondo salverà Craco e villa romana di Oppido Lucano
La Villa romana di San Gilio di Oppido Lucano (Potenza) è stata inserita nella lista dei siti da salvare, stilata dal "World Monuments Watch" di New York. Lo ha riferito il sindaco del Comune lucano, Rocco Pappalardo, specificando che "nell’elenco vi sono anche altri due siti italiani: il centro storico di Craco (Matera) e il Ponte lucano di Tivoli (Roma)"
07 Ottobre 2009
POTENZA - La Villa romana di San Gilio di Oppido Lucano (Potenza) è stata inserita nella lista dei siti da salvare, stilata dal "World Monuments Watch" di New York. Lo ha riferito il sindaco del Comune lucano, Rocco Pappalardo, specificando che “nell’elenco vi sono anche altri due siti italiani: il centro storico di Craco (Matera) e il Ponte lucano di Tivoli (Roma)”.
“Si tratta – ha spiegato il sindaco – di una vetrina prestigiosa che tutto il mondo culturale e scientifico avrà modo di ammirare e apprezzare. Ovviamente ora confidiamo in un concreto interesse da parte delle istituzioni alle quali abbiamo già avuto modo di inviare un progetto per il completo recupero di questo sito, acquisito già a patrimonio comunale nel 2002, così da metterlo a servizio di quanti vorranno apprezzarne la bellezza e l’importanza”.
La villa romana di Oppido Lucano “è situata – ha aggiunto Pappallardo – in una zona in cui si situavano le antiche stazioni viarie lungo il Tratturo Regio Palmira (attuale Oppido Lucano)-Bradano: la sua economia era fondata su un sistema produttivo integrato basato su cerealicoltura, allevamento ovi/caprino e attività artigianali”.
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