La vertenza è ormai bloccata da 15 giorni. Alle 14 un'assemblea deciderà su altre 8 ore. Alternativa Sindacale e Slai-Cobas preoccupate per l'unità sindacale nella lotta
03 Maggio 2004
MELFI (POTENZA), 3 maggio - L'assemblea dei lavoratori dello stabilimento di Melfi della Fiat e delle aziende dell'indotto ha proclamato un altro sciopero di 8 ore fino alle 14 nell'ambito della vertenza che blocca gli impianti ormai da 15 giorni. Anche stamani ai presidi vi sono alcune centinaia di lavoratori che, pur rallentandolo hanno consentito il passaggio di coloro che intendevano recarsi a lavorare. Alle 14 c'è una nuova assemblea che deciderà su altre 8 ore di sciopero. L'astensione dal lavoro dovrebbe continuare almeno fino a domani sera dopo la manifestazione che è in programma a Roma. Sulla base degli esiti della manifestazione si decideranno eventuali ulteriori iniziative di lotta.
«Siamo seriamente preoccupati di tutte le pressioni che si stanno esercitando sulla Fiom affinché cessi di appoggiare la lotta privilegiando l'unità sindacale», lo affermano, in un documento, Alternativa Sindacale e Slai-Cobas, due delle organizzazioni che sostengono le manifestazioni dei lavoratori dello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat e di quelli dell'indotto.
«Si indebolirebbe così - è scritto nella nota - enormemente una trattativa che si chiuderebbe subito con il solo cambio della turnazione imposto dalla Fiat sulla base delle sue sole esigenze. Se succedesse questo - concludono Alternativa Sindacale e Slai-Cobas - la battaglia sarebbe persa e per gli operai al loro rientro in fabbrica sarebbe peggio di prima».
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