di ANDREA LAURIA Si era ipotizzato che il bonus economico da corrispondere alle famiglie residenti nei sette comuni lucani ancora senza gas metano, sarebbe stato di 300-350 euro a famiglia. E invece si tratta di poche decine di euro. Appena 62,00 che possono arrivare ad un massimo di 180 euro per quei nuclei familiari disagiati. «In pratica una miseria», hanno commentato i cittadini interessati
28 Settembre 2009
Doveva essere un contributo in danaro «pari alla riduzione complessiva della bolletta del gas spettante per numero di nuclei familiari e corrispondente alla media di quelli erogati direttamente sulle bollette energetiche ». Si era ipotizzato un importo tra 300-350 euro a famiglia. E invece si tratta di poche decine di euro. Appena 62,00 che possono arrivare ad un massimo di 180 euro per quei nuclei familiari disagiati. «In pratica una miseria», hanno commentato i cittadini interessati. Parliamo del bonus economico da corrispondere alle famiglie residenti nei sette comuni lucani ancora senza gas metano che sono: Anzi, Calvello, Castronuovo S.A, Laurenzana , Roccanova e San Chirico Raparo in provincia di Potenza e Calciano nel Materano.
Quasi 4.650 famiglie interessate che si aspettavano certamente di più per una sorta di giustizia sociale, anche perché il contributo per tutte le famiglie lucane allacciate alla rete del gas è molto di più. Per questi centri, lo ricordiamo, nel dicembre del 2007 il Consiglio regionale di Basilicata, in sede di approvazione della Legge Finanziaria Regionale 2008 aveva previsto un bonus economico, annunciandolo come un bel regalo di Natale, corrispondente alla media di quelli erogati direttamente sulle bollette energetiche.
Il provvedimento, presentato dalla Sinistra Arcobaleno (Pdci, Rc e Verdi) veniva incontro alle famiglie residenti in Comuni sprovvisti della fornitura di gas metano per contribuire alle spese sostenute per riscaldamento, cucina e produzione di acqua calda che sostengono costi molti più alti di altre. È passato qualche tempo con il continuo sollecito da parte dei cittadini dei comuni interessati che si sono sentiti addirittura beffati due volte «senza metano e senza bonus», soprattutto quando la giunta, aveva attivato le procedure per la riduzione della bolletta per tutte le famiglie lucane allacciate alla rete del gas metano che arriva a 210 euro e fino ad un massimo di 610 per quelle disagiate in virtù dello stanziamento di 26 milioni di euro nella legge finanziaria regionale 2008.
Quando poi la Giunta regionale ha difatti deliberato l’erogazione di un contributo straordinario ai Comuni non metanizzati come «sconto gas» l’iniziativa venne salutata con soddisfazione. «Il provvedimento – diceva una nota della regione - rientra nelle misure elaborate dalla Giunta regionale finalizzate alla riduzione del costo dell’energia, utilizzando per tale finalità una parte delle risorse provenienti dalle royalties dello sfruttamento petrolifero della Val d’Agri».
Risorse che finora non sono andate a favore delle famiglie senza metano che rispetto alle altre sopportano costi aggiuntivi. Ma lo stanziamento di appena 400mila euro era sembrato poco già allora. E resta assai poco ancora oggi che i Comuni si apprestano a bandire gli avvisi per erogare il contributo alle famiglie dei sette comuni interessati. Appena, ripetiamo, 62 euro che possono arrivare ad un massimo di 180 euro per le famiglie in condizioni di disagio sociale. Per avere il contributo bisogna presentare la domanda al proprio Comune di residenza. Scartoffie per pochi euro.
Ricordiamo che in questi comuni i cittadini non hanno potuto beneficiare del cosiddetto «Sconto gas» - riconosciuto ai lucani serviti dal metano - pari al 10,50 per cento sul corrispettivo dovuto per le bollette fino ad un massimo di 210 euro per singola utenza (610 euro per le famiglie in situazioni di disagio). di ANDREA LAURIA
Lascia il tuo commento
Condividi le tue opinioni su