Domani stop di 4 ore. In Basilicata lavoratori si fermano per 8 ore
27 Aprile 2004
ROMA - Domani si fermano per quattro ore i metalmeccanici in tutta Italia per lo sciopero generale promosso dalla Fiom dopo gli incidenti accaduti ieri allo stabilimento Fiat di Melfi. In Basilicata lo stop sarà di otto ore per lo sciopero generale proclamato dalla Cgil. Le modalità di effettuazione dello sciopero, spiega la Fiom in una nota, saranno diversificate a seconda delle situazioni dei diversi territori e dei diversi luoghi di lavoro.
Le iniziative promosse dai metalmeccanici della Cgil avranno come obiettivo comune quello di segnalare che la protesta dei lavoratori è rivolta contro il Governo, «che si è assunto la grave responsabilità di far caricare dalle forze dell'ordine i lavoratori che partecipavano a presidi assolutamente pacifici attorno alla Sata di Melfi, e contro la Fiat che ha assunto misure provocatorie, a partire dalla messa in libertà dei lavoratori dello stabilimento melfitano e fino alla chiusura di altri importanti stabilimenti del Gruppo, continuando, nel frattempo, a non offrire alcuna risposta alle rivendicazioni avanzate dai delegati delle Rsu della Sata e delle imprese collegate».
LA PROTESTA REGIONI PER REGIONI, DAL PIEMONTE ALLA LOMBARDIA A Torino, la Fiom invita i lavoratori a scioperare dalle 9 alle 13, uscendo dalle fabbriche e effettuando presidi fuori dai cancelli. Nel capoluogo piemontese sarà effettuato anche un presidio davanti alla Prefettura. Sempre in Piemonte, altre iniziative similari saranno organizzate ad Asti, Cuneo e a Verbania.
A Genova, gli scioperanti formeranno un corteo che raggiungerà la Prefettura. Presidio della rappresentanza del Governo anche a La Spezia. A Savona, invece, scioperi articolati nei diversi luoghi di lavoro.
In Lombardia, saranno effettuati altri presidi delle Prefetture a Bergamo, Lodi e Varese. Per ciò che riguarda l'universo Fiat saranno effettuati presidi davanti agli stabilimenti Iveco di Suzzara (Mantova) e Cremona, oltre che alla Magneti Marelli di Corbetta (Legnano) e all'Alfa Romeo di Arese dove si concentreranno lavoratori provenienti da Milano e dalla Brianza. A Brescia gli scioperanti formeranno un corteo che, unendo idealmente i due poli della protesta, partirà dallo stabilimento Iveco per raggiungere la Prefettura.
LA PROTESTA REGIONI PER REGIONI, DAL VENETO ALLA CALABRIA In Veneto, presidi davanti alle Prefetture di Padova, Belluno e Vicenza. A Treviso, presidio davanti alla Fiat. In provincia di Venezia, presidi davanti ad alcune delle maggiori fabbriche tra cui la Fincantieri di Porto Marghera, l'Aprilia di Noale e l'Alcoa. In Friuli-Venezia Giulia si terrà una manifestazione a Monfalcone. In Emilia-Romagna, saranno effettuati presidi davanti alle Prefetture di Parma, Forlì e Rimini. Presidi davanti a stabilimenti del gruppo Fiat saranno invece effettuati a Bologna e Modena. A Reggio Emilia saranno presidiate le portinerie di varie aziende e una delegazione si recherà in Prefettura. A Ferrara, ci sarà invece un concentramento di lavoratori davanti alla Fox Bompani di Ostellato, dove un comizio sarà svolto da Francesca Re David, segretaria nazionale della Fiom.
Nelle Marche, ad Ancona sarà effettuato un presidio davanti alla sede regionale della Rai. Presidi delle Prefetture anche a Terni, Roma, Frosinone e in varie città della Campania. Scioperi articolati a Lucca, Pesaro, Ascoli Piceno, Macerata nonchè in Sicilia e Sardegna. A Melfi è previsto l'arrivo di delegazioni di metalmeccanici Fiom da tutti i comprensori della Puglia e da altre zone. Infine, in Calabria si svolgerà uno sciopero generale di 8 ore già programmato da Cgil, Cisl, Uil a sostegno della vertenza promossa nella regione dalle tre confederazioni.
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