La scure della giustizia sportiva si abbatte nuovamente. Nell’occhio del ciclone finisce ancora una volta il tecnico rossoblù che vede allungarsi i tempi di rientro sulla panchina lucana. Capuano infatti, ha subito un nuovo stop dal giudice sportivo (una giornata) perchè già in regime di squalifica «entrava negli spogliatoi nell'intervallo della gara». Salterà anche la Ternana
09 Settembre 2009
di Sandro Maiorella
Potenza - La scure della giustizia sportiva si abbatte nuovamente sul Potenza. Nell’occhio del ciclone finisce ancora una volta il tecnico rossoblù Eziolino Capuano che vede allungarsi i tempi di rientro sulla panchina lucana. Capuano infatti, ha subito un nuovo stop dal giudice sportivo (una giornata) perchè già in regime di squalifica «entrava negli spogliatoi nell'intervallo della gara».
Insomma doveva rimanere lontano ma le difficoltà della squadra lo hanno convinto a rischiare. Una scelta che comunque ha «pagato» vista la trasformazione del Potenza tra primo e secondo tempo nella sfida pareggiata contro il Ravenna. Una metamorfosi che per poco non si concretizzava nel secondo successo di fila. «Non fa niente - è stato il commento di Capuano - dalla tribuna la partita si vede meglio. Battuta a parte l’importante è che la squadra continui ad esprimersi su questi livelli. Si vede che il lavoro fatto in settimana da buoni risultati». Il tecnico appare soddisfatto della prestazione contro i romagnoli: «se c’era una squadra che doveva vincere quella era il Potenza. Mi sono meravigliato quando ho letto le dichiarazione di Esposito che ha parlato di pareggio giusto. Il Ravenna ha fatto solo un buon possesso palla cosa che noi lasciamo fare ai nostri avversari ma le vere palle gol sono nostre. Almeno quattro è tutte molto nitide».
Sulla sofferenza a centrocampo e le scelte tecniche la spiegazione di Capuano è chiara: «Dovevamo tenere basso Sciaccaluga - ha spiegato - per questo ho scelto Catania in quella posizione. Il giocatore mi ha soddisfatto, attualmente offre più garanzie di Anderson e De Simone. Il vero problema è che ci siamo “abbassati” troppo e questo ha permesso al Ravenna di giocare». Poi il cambio tattico con l’ingresso di Anderson per Polani e la partita «gira» in favore dei rossoblù. «So leggere la partita - ha continuato Capuano - come pochi in Europa. Ho capito che dovevo dare un senso tattico diverso con un uomo davanti la difesa, facendo uscire una punta. Era necessario Nessun demerito di Polani e nemmeno la volontà di coprirci, volevo vincere la partita e ci siamo andati vicino». Insomma Capuano non se la prende troppo per questo ennesimo intoppo che lo porterà a tornare in panchina tra due domeniche al «Viviani» contro il Marcianise. Prima però c’è la sfida contro la capolista Ternana, match molto atteso dai potentini. Non ci sarà in panchina il «secondo» Alberigo Volini, licenziato dalla società sul quale Capuano ha avuto parole di grande affetto «un ragazzo d’oro che ha fatto molto per me, per il Potenza e per la città». Chi lo sostuirà? «Per il momento nessuno poi vedremo».
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