Lauria protesta: in 23 anni, spesi 32 mln per 3km incompiuti
di PINO PERCIANTE Finora sono stati spesi 32,5 milioni di euro. Una cifra stratosferica che non è servita a completare gli appena 3, 5 chilometri del tracciato. E dopo un quarto di secolo siamo punto e a capo. L'impresa Seas di Umbertide ha abbandonato i lavori e l'Anas ha rescisso il contratto. Per protestare contro l'ennesimo "stop" al completamento della bretella di collegamento fra la «585» Fondovalle del Noce e il centro abitato di Lauria, ieri pomeriggio il consiglio comunale di Lauria si è recato nei pressi dello svincolo della strada
01 Agosto 2009
LAURIA - Per protestare contro l’ennesimo stop nei lavori per il completamento della bretella di collegamento fra la «585» Fondovalle del Noce e il centro abitato di Lauria, ieri pomeriggio il consiglio comunale di Lauria si è recato nei pressi dello svincolo della strada, lamentando la montagna di soldi spesi che fino ad ora non sono serviti a niente se non a farle guadagnare l’appellativo di «bretella d’oro» . Finora sono stati spesi 32,5 milioni di euro. Una cifra stratosferica che non è servita a completare gli appena 3, 5 chilometri del tracciato. E dopo un quarto di secolo siamo punto e a capo. L’impresa Seas di Umbertide ha abbandonato i lavori (l’ennesima di un triste elenco di ditte inadempienti) e l’Anas ha rescisso il contratto. Così la fine di questa storia ancora non arriva, anzi si allontana con la conseguenza che la bretella rimane incompiuta.
Preceduto da un consiglio comunale, il corteo guidato dal sindaco Antonio Pisani, intorno alle 18 si è recato nei pressi di uno dei più colossali, se non il più colossale spreco di denaro pubblico mai avvenuto in Basilicata. «Protestiamo contro l’Anas – ha detto il primo cittadino di Lauria – che comunque ha la responsabilità oggettiva del progetto e sta ritardando alle calende greche un’opera molto importante non solo per Lauria ma per tutto il comprensorio del Sirino e del Pollino. La nostra città ma anche il comprensorio tutto è stato pesantemente danneggiato in questa vicenda che ormai assume i contorni di un vero e proprio scandalo».
All’iniziativa ha preso parte anche l’assessore regionale alle infrastrutture Innocenzo Loguercio: «Dopo la rescissione contrattuale - ha detto - ora bisogna riperiziare il tutto adeguandolo ai prezzi. Vi sono 2. 9 milioni di euro già disponibili. Chiediamo con forza all’Anas di predisporre quanto prima la nuova perizia anche per capire se i 2. 9 milioni che ci sono già sono sufficienti oppure bisogna reperire altri fondi». L’assessore preannuncia una conferenza di servizio per il mese di settembre con la speranza di cantierizzare nuovamente l’opera entro la fine dell’anno.
«Il problema è serio - dice il consigliere di minoranza Mariano Pici - ma anche se si riuscirà a completare i 3, 5 chilometri resterà un’opera ridotta rispetto alle ambizioni iniziali in quanto non ci permetterà di collegarci con l’autostrada». Nel progetto originario, infatti, la strada avrebbe dovuto collegare la «585» con l’A 3. Ma a trent’anni dall’inizio dell’iter resta in piedi solo il primo lotto che dovrebbe collegare la 585 con l’abitato di Lauria,all’altezza del cimitero del rione Inferiore. Il tracciato è quasi completato , manca la pavimentazione e alcune opere di consolidamento che doveva fare la Seas.
Ai soldi già disponibili, però, molto probabilmente se ne dovranno aggiungere altri, forse un milione di euro o due che bisognerà anche trovare. La bretella è già costata più di 10 milioni di euro a chilometro. Ma quale sarà il destino di questa strada e quando finalmente la si potrà percorrere? «Non voglio fare previsioni o immaginare termini - dice Pisani - perché fino ad ora tutti i termini dati sono saltati. Pensiamo però ad ulteriori forme di lotta». PINO PERCIANTE
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