Premiati 128 lucani diplomati a pieni voti «Pronti a emigrare»
di CARMELA COSENTINO A sentire alcuni dei ragazzi, giovani eccellenze di Matera e provincia che hanno terminato il percorso di studi con 100 e 100 e lode e che ieri mattina sono stati premiati nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia in una cerimonia voluta dal presidente Franco Stella d'intesa con l'Ufficio Scolastico Provinciale, le ragioni per lasciare il Sud sono svariate. Mancanza di Università con strutture e strumenti adeguati, carenza di sbocchi lavorativi e un mercato saturo • Università del Sud, la Poli "interroga" la Gelmini sui tagli
28 Luglio 2009
MATERA - Centoventotto eccellenze ma anche 128 ragazzi che presto lasceranno la Basilicata alimentando quella fuga dei cervelli che rappresenta il vero tallone di achille di un territorio dalla potenzialità esistenti, ma ancora inespresse. E così mentre nel passato i giovani con la loro valigia di cartone abbandonavano il Sud sperando in un futuro migliore, oggi, a distanza di anni la storia si ripete e forse anche per le stesse ragioni che spinsero i nostri avi a varcare anche i confini nazionali: la ricerca di un lavoro e di maggiori opportunità per fare carriera per terminare con successo un cammino fatto di fatica, sudore e rinunce.
A sentire alcuni dei ragazzi, giovani eccellenze di Matera e provincia che hanno terminato il percorso di studi con 100 e 100 e lode e che ieri mattina sono stati premiati nella Sala consiliare del Palazzo della Provincia in una cerimonia voluta dal presidente Franco Stella d’ intesa con l’Ufficio Scolastico Provinciale, le ragioni sono svariate. Mancanza di Università con strutture e strumenti adeguati, carenza di sbocchi lavorativi e un mercato saturo.
Così ad esempio Pasquale Carone cervello da 100 e lode dell’Istituto agrario presto farà i bagagli per studiare alla Bocconi di Milano. Vittoria Lamacchia e Camilla Lisanti del Liceo classico di Matera lasceranno il sud per trasferirsi o a Roma o a Milano per studiare medicina. Stessa storia per Enrico Fiore del Liceo classico di Nova Siri che andrà a Milano per studiare ingegneria meccanica mentre la sua compagna di classe Roberta Pastore studierà giurisprudenza a Bari per poi trasferirsi all’estero per seguire master o corsi di specializzazione.
Ma se questa è la tendenza generale, c’è una controtendenza che dimostra quanto alcuni di questi ragazzi siano legati al territorio al punto da restare per contribuire nel proprio piccolo alla crescita della regione. Tra questi i gemelli Claudio e Silvio Marchetta che hanno frequentato l’indirizzo socio-psico-pedagogico del Liceo Pedagogico di Matera, gli unici due ragazzi maturati con 100 dell’intero istituto. Claudio frequenterà la facoltà di scienze dell’educazione primaria all’Università degli Studi della Basilicata «perché – dice- non è necessario spostarsi, anche questa regione può offrire delle occasioni lavorative». Silvio invece è più indirizzato verso le facoltà scientifiche «studierò medicina o biotecnologie a Bari. Credo che non sia importante la città in cui si studia ma la passione che metti nello studio e la preparazione che dipende poi dall’impegno personale. Solo così si potranno raggiungere dei buoni risultati».
Anche Mariapia Carlucci un 100 del professionale femminile resterà nel Mezzogiorno studiando fisioterapia a Bari,sperando in futuro di poter lavorare nella propria città. Insomma giovani con le idee chiare e animati da belle speranze il cui merito è stato riconosciuto con una medaglia e un attestato, integrati per i 100 e lode, da un premio di 1000 euro ricevuto dal Ministero della Istruzione. È stato un primo passo «per promuovere il merito - ha detto il presidente Stella - ma dovremo impegnarci di più a sostenere politiche attive nei confronti dei giovani se vogliamo fermare la fuga di queste intelligente che rappresentano il futuro del nostro territorio». CARMELA COSENTINO
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