Lo sciopero dell'indotto «per il mancato pagamento del premio di produzione». Stamani, inoltre davanti ad alcuni stabilimenti dell’area industriale di Melfi sono stati organizzati dei presidi in attesa della riunione tra il gruppo torinese e i sindacati in programma nel pomeriggio a Roma. Sempre oggi prevista una riunione nello stabilimento lucano della Fiat «per esaminare il trasferimento di un ramo di azienda» • La Fim della Basilicata: la Fiat a Melfi ha proposto una somma integrativa di 200 euro
16 Luglio 2009
POTENZA – E' ferma anche oggi, e dalle 14 di martedì scorso, la produzione della «Grande Punto» nello stabilimento di Melfi (Potenza) della Fiat, a causa dello sciopero di alcune aziende dell’indotto «per il mancato pagamento del premio di produzione». Lo ha reso noto il segretario provinciale di Potenza della Uilm, Vincenzo Tortorelli, secondo cui «per la Fiat si tratta di ferie anticipate, ma per noi è un 'senza lavoro', con tutto quello che ne consegue».
Stamani, inoltre davanti ad alcuni stabilimenti dell’area industriale di Melfi sono stati organizzati dei presidi in attesa della riunione tra il gruppo torinese e i sindacati in programma nel pomeriggio a Roma. Tortorelli ha poi spiegato che l’Acm (il consorzio che raggruppa le aziende dell’indotto) ha «convocato giovedì prossimo, 23 luglio, alle ore 10, le organizzazioni sindacali per discutere la situazione occupazionale». Oggi pomeriggio è anche prevista una riunione nello stabilimento lucano della Fiat «per esaminare – ha concluso Tortorelli – il trasferimento di un ramo di azienda dell’Itca, stabilimento dell’area industriale in cui lavorano circa 140 persone, alla proprietà della Sata».
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