Altri disagi in vista per gli automobilisti che transitano attorno al polo ospedaliero di Potenza. Oggi e domani l’azienda che sta eseguendo i lavori sulla rete viaria della zona (Euro Strade) chiuderà al traffico l’attuale corsia asse 6 (tratto Pronto soccorso – Università). In alternativa si potrà utilizzare una strada che collega il rondò di via di Giura con la corsia che conduce al Pronto soccorso e all’ateneo
08 Luglio 2009
di Massimo Brancati
POTENZA - Altri disagi in vista per gli automobilisti che transitano attorno al polo ospedaliero di Potenza. Oggi e domani l’azienda che sta eseguendo i lavori sulla rete viaria della zona (Euro Strade) chiuderà al traffico l’attuale corsia asse 6 (tratto Pronto soccorso – Università). In alternativa si potrà utilizzare una strada che collega il rondò di via di Giura con la corsia che conduce al Pronto soccorso e all’ateneo.
Si spera che questo ulteriore intoppo alla circolazione stradale sia davvero l’ultimo in un’area, quella del maxi svincolo, che nelle intenzioni dovrebbe rendere snello e scorrevole il traffico in direzione dell'ospedale e dell'università da un lato, del nuovo e popoloso quartiere di Macchia Romana dall'altro e della tangenziale nord all'altro vertice del triangolo. I lavori di miglioramento della rete stradale hanno prodotto, per ora, solo polemiche soprattutto sui tempi di completamento dell’ opera che si sono diluiti a dismisura. Finanziato con 4 milioni di euro (fondi Pisu), il progetto prevede, oltre all'allargamento delle carreggiate e i marciapiedi, una corsia preferenziale verso l'ospedale, un viadotto in direzione Macchia Romana e una strada di accesso al Polo universitario. Sulla carta, dunque, a lavori conclusi ci sarà una semplificazione del traffico che potrà essere incalanato senza problemi verso la destinazione prescelta, bypassando le «interferenze».
In attesa della prova dei fatti, oggi gli automobilisti fanno i conti con rallentamenti e ingorghi che soltanto la chiusura delle scuole hanno reso meno frequenti. Ne sanno qualcosa gli abitanti dei rioni situati a Nord del rondò. Nelle ore di punta percorrere quelle poche centinaia di metri che vanno dal parco Baden Powell a via de Coubertin (altezza Don Uva), è un'impresa praticamente impossibile. Stesso discorso per chi arriva da via Ciccotti. Dall'altezza del Distretto militare fino alla fontana dell'Epitaffio è l'inferno. Dalle 13 alle 14 il tempo medio di percorrenza del rondò varia dai 35 ai 45 minuti. Tre quarti d'ora di sofferenza che cancellano d'un colpo tutti i vantaggio offerti dall'apertura della tangenziale Nord, per i pendolari che provengono dai paesi collocati lungo l'asse Potenza-Melfi. Non solo. Il traffico lungo via de Coubertin, a causa del senso obbligatorio per i veicoli diretti a Macchia Romana, negli ultimi mesi è più che decuplicato, tanto che, a tutte le ore, uscire dalle traverse che si affacciano sulla via dedicata all'ideatore delle moderne Olimpiadi, per l'automobilista medio, è difficile come battere il record mondiale dei cento metri piani, a causa del lungo serpente di auto che si snoda lungo la strada senza soluzione di continuità.
Insomma, quello del rondò di via Di Giura è un cantiere che sta creando una grave ed insidiosa strozzatura nel traffico cittadino. La scorsa estate il Comune annunciò che entro fine agosto 2009 tutto sarebbe stato pronto. Manca poco più di un mese e mezzo. Sarà rispettata la scadenza?
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