È partito in Basilicata il servizio della Forestale a cavallo. Gli angeli custodi del bosco adesso hanno... quattro zampe. Da oggi in poi le riserve della Basilicata saranno protette da pattuglie e a cavallo del Corpo Forestale dello Stato: sette aree naturalistiche per un totale di circa 900 ettari dove i forestali a cavallo saranno impegnati in un regolare servizio di prevenzione e repressione dei reati, dal bracconaggio agli incendi boschivi
08 Luglio 2009
di Giovanna Laguardia
Sant’Andrea di Atella - Gli angeli custodi del bosco adesso hanno... quattro zampe. Da oggi in poi le riserve della Basilicata saranno protette da pattuglie e a cavallo del Corpo Forestale dello Stato: sette aree naturalistiche per un totale di circa 900 ettari dove i forestali a cavallo saranno impegnati in un regolare servizio di prevenzione e repressione dei reati, dal bracconaggio agli incendi boschivi. «I reparti a cavallo - spiega Angela Malaspina, vice questore aggiunto forestale, a capo dell’Ufficio territoriale per la tutela della biodiversità - è stato istituito a livello nazionale nel 2002, per i parchi nazionali.
In Basilicata abbiamo deciso di estenderlo in modo sistematico e continuativo alle riserve naturali, perché ha delle peculiarità che meglio si adattano a questo tipo di aree. I turisti, tra l’altro, reagiscono molto bene alla presenza di pattuglie a cavallo, con le quali è più facile instaurare una comunicazione positiva». Il servizio è partito dai laghi di Monticchio, anche perché proprio a pochi chilometri da qui, nell’azienda del Cfs di Sant’Andrea di Atella, vengono allevati i cavalli destinati a diventare agenti a quattro zampe, ma presto sarà esteso a Gallipoli Cognato, Monte Croccia, Lagopesole, Rubbio, Metaponto.
Gli agenti impegnati, che hanno seguito uno specifico corso di dieci settimane per avere l’abilitazione, sono cinque: il sovrintendente Giuseppe Palese, l’assistente Giovanni Carucci, l’assistente Angelo Romaniello, l’Assistente Franco D’Andrea e l’agente scelto Giusepope Amerigo. I cavalli per ora sono quattro: Erica, Frusta, Fiera e Ignazio, ma nel maneggio di Sant’Andrea di Atella già si stanno preparando le nuove «reclute».
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