CATANZARO - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il proscioglimento dell’ex pm antimafia di Potenza Licia Genovese e del marito Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell’ospedale di Potenza, nell’ambito dell’inchiesta Toghe lucane.
30 Giugno 2009
CATANZARO - La Procura della Repubblica di Catanzaro ha chiesto il proscioglimento dell’ex pm antimafia di Potenza Licia Genovese e del marito Michele Cannizzaro, ex direttore generale dell’ospedale di Potenza, nell’ambito dell’inchiesta Toghe lucane.
La richiesta, di cui parla oggi il Quotidiano della Basilicata, sarebbe uno stralcio dell’inchiesta nella quale sono indagate 33 persone per le quali l’ex pm di Catanzaro Luigi De Magistris, nell’estate scorsa, aveva depositato l’avviso di conclusione indagini. L’inchiesta riguardava un presunto comitato d’affari che avrebbe operato in Basilicata con la complicità di uomini politici, magistrati, professionisti, imprenditori e rappresentanti delle forze dell’ordine. Per gli indagati, nell’avviso erano ipotizzati, a vario titolo, i reati di associazione per delinquere, abuso d’ufficio, truffa aggravata ai danni dello Stato, corruzione, corruzione in atti giudiziari, rivelazione di segreto d’ufficio e minacce a pubblico ufficiale.
L'inchiesta è poi passata al pm Vincenzo Capomolla. Al momento non è stato possibile sapere se il magistrato abbia chiuso l’inchiesta formulando una richiesta al gip anche per gli altri indagati.
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